Don Giovanni Dal Ponte torna a Lugo dopo 22 anni e il benvenuto è stato accompagnato dalla Banda Galliano, diretta dal maestro Claudio Cengia, da uno striscione dei giovani dell’Azione Cattolica Ragazzi e da coloratissimi palloncini volati in cielo che hanno preceduto il solenne rito. Una celebrazione molto sentita, animata dai due cori parrocchiali e presieduta dal vicario foraneo di Thiene e parroco della Conca, don Antonio Guarise, in rappresentanza del vescovo emerito Antonio Mattiazzo, ora missionario in Etiopia, e del nuovo pastore Claudio Cipolla che proprio oggi pomeriggio farà il suo ingresso a Padova.
Sull’altare una schiera di chierichetti e, tra i concelebranti, anche don Francesco Longhin, parroco della vicina Salcedo, paese natale di don Giovanni e di suo fratello don Mariano in missione in Kenya, e dove ancora vivono i suoi anziani genitori e la sua famiglia ieri visibilmente commossa nei primi banchi.
“Con profonda gioia e con grande riconoscenza al Signore ritorno in mezzo a voi a vivere il mio ministero sacerdotale – ha esordito nell’omelia don Dal Ponte – È stata una piacevole sorpresa, che mai avevo messo in conto. È passato un po’ di tempo da quando, giovane prete novello, ho trascorso qui cinque anni come cappellano. Vengo tra voi non solo perché il primo amore non si scorda mai: è come se il Signore mi dicesse che a Lugo c’è ancora tanto bene che posso valorizzare. Torno tra voi, dopo 22 anni, come un servo umile’.
A fare gli onori di casa, con i rispettivi gonfaloni, il sindaco di Lugo di Vicenza, Robertino Cappozzo, accompagnato da quello del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Lugo-Calvene Arianna Manzardo, e il collega di Santa Giustina in Colle, Paolo Gallo. Qui nella frazione di Fratte era giunto nel 2006 da Treschè Conca don Dal Ponte, accompagnato ieri da un pullman di parrocchiani che hanno consegnato a lui due pensieri: un libro autografato da tanti loro pensieri e un orologio per ricordare il tempo trascorso assieme.
Sandro Pozza
(foto di Luca Bortoli)