Nella querelle politica sull’ampliamento della Moschea di via del Rosario, ha deciso di non tacere il presidente dell’associazione Il Futuro Rachid Essadi, che non ci sta a stare nel mezzo di quella che definisce una strumentalizzazione politica e ci tiene a sottolineare alcuni punti che gli stanno a cuore.
‘L’Associazione culturale e sportiva il Futuro di Thiene ha accolto con sorpresa e stupore le dichiarazioni di alcuni esponenti politici thienesi in riferimento alla costruzione della nuova sede legale dell’associazione, progetto che ha avuto tutte le autorizzazioni previste per legge e finanziato interamente dai propri soci di cui molti sono cittadini italiani – esordisce il presidente – L’associazione il Futuro che fa capo al centro Islamico di Thiene aldilà di ogni polemica a scopo elettorale ribadisce che dalla sua costituzione ha sempre avuto un comportamento leale, trasparente e rigoroso nei confronti delle istituzioni civili e religiose e ha sempre lavorato bene con tutte le amministrazioni. Ha sempre operato nel rispetto delle leggi in vigore e del buon vicinato.Si è contraddistinta con un intenso programma di iniziative interculturali , sociali, educative , sportive e famigliari. Si è impegnata in tutti questi anni a diffondere la cultura del dialogo interculturale ed interreligioso, della cittadinanza attiva , della partecipazione sociale ripudiando ogni forma di violenza, estremismo ed illegalità’.
E ancora continua: ‘L’associazione Il Futuro non considera il centro islamico un semplice luogo di culto bensì una realtà multidisciplinare dove la salvaguardia della tradizione religiosa è solo un interesse tra tanti altri. Si è dedicata con professionalità alla formazione e alla prevenzione tra i giovani e i meno giovani facendo leva sul ruolo educativo dello sport. Pertanto, invitiamo tutti i cittadini nel comune di Thiene a non cadere nella trappola di una certa campagna elettorale che gioca sulla paura e sulla divisione.Da cittadini responsabili ed impegnati, crediamo sia più corretto ed utile confrontarsi sui problemi quotidiani della gente e non creare fossati e muri tra loro.
Infine, ricordiamo a tutti che le porte dell’associazione il Futuro sono sempre state e saranno sempre aperte a chi vuole conoscere in prima persona la nostra realtà sociale.
Gentile Rachid,
come una testata giornalistica ha il dovere di fare, abbiamo pubblicato il comunicato stampa dell’associazione Il Futuro di Thiene’ e come direttore responsabile sono orgogliosa di ospitare il suo intervento. Tuttavia sento il bisogno di invitare anche Lei ad una riflessione su quanto sta accadendo in città e che va ben oltre la religione. Lo faccio senza peli sulla lingua, da cittadina thienese e italiana, che non dosa le parole perchè deve piacere o deve raccattare voti. Lo faccio con l’umiltà di chi Le vorrebbe fare capire che la struttura di Thiene di via del Rosario ha avuto un grosso impatto emotivo su persone ‘condizionate’ inevitabilmente da fatti di cronaca che stanno sconvolgendo da due anni a questa parte l’Europa. Basti pensare a quello che è accaduto a Torino, l’altra sera, per darle la misura del clima di terrore che viviamo. Qui non c’entra il razzismo, non c’entra la politica, ma c’entra un sentimento che dei delinquenti stanno instillando nel mondo intero e che si sta ripercuotendo sulla realtà mussulmana, vittima anche questa di chi in nome di Allah sta uccidendo con ferocia e crudeltà. Capirà quindi come un immobile di quelle proporzioni possa destabilizzare, creare ansia e forse in questo momento ci vorrebbe un pò di umiltà per comprendere chi non ha la cultura, nè ha compiuto il percorso culturale per arrivare con naturalezza alle conclusioni che lei pretende: che in via del Rosario non avverrà niente di illecito, che non si organizzeranno attentati. Su questo ne sono sicura perchè sono venuta a conoscervi, ho assistito ai momenti di preghiera e ricordo le sue parole, pochi giorni dal famoso attentato di Parigi, quando Lei, alla presenza di tutti i rappresentanti della città, pronunciò parole di condanna verso chi non ebbe pietà nel trucidare decine e decine di vittime innocenti. Ora Lei non può pretendere di salire in cattedra e condannare chi ha tutto il diritto di nutrire perplessità e ansia per il futuro. Forse, se si fosse lavorato adeguatamente con un percorso studiato affinchè il vostro centro multidisciplinare non spuntasse come una sorpresa per i thienesi, non ci sarebbero state quelle che Lei giudica ‘strumentalizzazioni’, che a mio modesto avviso, sono la conseguenza delle modalità con cui è nato il vostro centro. La mia lettera vuole essere il punto d’inizio di un dialogo, che la politica locale non si è degnata di fissare, catapultando i thienesi in una realtà, che aveva bisogno della conoscenza adeguata, dato il momento storico delicato che stiamo attraversando.
Accolgo il Suo invito a venire a vedere la vostra nuova sede e vorrei confrontarmi con Lei sulla scelta di un nome, che fa effetto e non lo può negare: ‘Il Futuro di Thiene’. Nome che probabilmente andava pensato e deciso con più prudenza se non si voleva poi, finire nel tritacarne.
Natalia Bandiera