In molti guardando anche distrattamente il cielo di oggi, avranno notato questa colorazione tendente al giallo. Ma di che cosa si tratta? Niente di cui preoccuparsi in realtà, ma la redazione di AltoVicentinOnline ha chiesto al noto meteorologo AMPRO Marco Rabito di raccontare cosa sta avvenendo e il perchè di questa atmosfera quasi surreale.
“L’espansione di un promontorio di matrice subtropicale sul Mediterraneo centrale da una parte assieme all’affondo di un sistema di bassa pressione al largo delle coste portoghesi verso il Nord Africa” – spiega il Presidente di Meteo in Veneto – “sono responsabili del trascinamento verso nord di grandi quantità di pulviscolo, particolato proveniente direttamente dal Sahara.
Queste polveri che dapprima hanno raggiunto la Spagna e la Francia, hanno lambito anche la nostra penisola solo in piccola misura: ci attendiamo per le prossime ore però la discesa da nord ovest della parte più consistente di questa massa presente ad una quota ricompresa fra i 1500 e i 4000 metri di quota.
La caratteristica principale di questo fenomeno è proprio la colorazione giallognola del cielo, persino quasi arancione nei punti più esposti a questo passaggio sabbioso specie nella penisola iberica, un evento non frequentissimo che accompagnerà anche il vicentino verosimilmente nei prossimi due o tre giorni”.
Purtroppo, come spesso è accaduto in situazioni analoghe, questo accadimento non è la premessa di una perturbazione e anche il vicentino continuerà a rimanere a digiuno dalle tanto attese precipitazioni: “Una cosa positiva però c’è e non riguarda il fatto che per una volta non dovremo lavare l’auto” – chiosa scherzosamente Rabito. “Battute a parte, c’è un elemento tutt’altro che secondario e attiene alla composizione di questo pulviscolo, ricco di minerali e quindi utile alla nostra terra che verrà in qualche modo arricchita da tonnellate e tonnelate di particelle quasi impercettibili eppure così preziose. Non sarà l’apporto dell’acqua, ma è comunque un modo della natura di essere collegata a sè stessa, quasi per tutelarsi oltre l’umana comprensione”.
M.Z.
(foto copertina Matteo Raccanello)