In un mese di emergenza Covid19 la protezione civile coordinata dalla sala operativa della Provincia di Vicenza ha “donato” al territorio oltre 15mila giornate di lavoro (15.380 per la precisione) effettuate da oltre 1.500 volontari con una media di 10 turni a testa: 380 giornate tra la sala operativa e il magazzino provinciale per coordinare, smistare, dare informazioni e rispondere alle oltre 500 telefonate quotidiane, e 15.000 giornate sul territorio per montare tende, consegnare mascherine e pacchi alimentari, supportare le forze dell’ordine nel monitoraggio del territorio.
“E’ un primo bilancio che abbiamo voluto fare di una struttura attivata in tempi record per un’emergenza che non aveva precedenti -spiega Francesco Rucco, presidente della Provincia- Obiettivo era, ed è, rappresentare una cabina di regia in grado di coordinare il mondo di volontariato di protezione civile, supportare i Comuni nella gestione emergenziale, dare una risposta efficiente alle richieste che provengono dal territorio e dalla sanità. Oggi possiamo dire che la sfida è stata vinta, dando anche vita a nuove sinergie che hanno creato un sistema più efficiente ed efficace.”
La sinergia principale, spiega Chiara Garbin responsabile della protezione civile provinciale, è di certo quella tra le 90 squadre di protezione civile del vicentino che, coordinate dalla sala operativa, hanno messo in campo oltre 1.500 volontari impegnati in servizi inusuali. Proprio la “novità” dell’emergenza ha reso necessario elaborare linee guide che sono state consegnate a tutti i sindaci per identificare ruoli e funzioni che il volontariato poteva tenere durante l’emergenza, al fine di omogeneizzare le attività nel rispetto delle competenze e delle normative.
Più recente è la collaborazione con i dirigenti scolastici, per il ritiro negli istituti comprensivi dei computer da destinare agli studenti in comodato d’uso e permettere loro di proseguire con il programma scolastico. E poi, ultima in ordine di tempo, la sinergia tra Croce Verde, Croce Rossa e protezione civile a supporto dell’ospedale San Bortolo di Vicenza per la consegna dei farmaci in fascia H (in uso solo in strutture ospedaliere, che pertanto non possono essere venduti nelle farmacie pubbliche) da destinare ai pazienti non ricoverati.
Unica Provincia veneta, Vicenza ha anche sperimentato la collaborazione con l’Agesci, che ha già in essere una convenzione con la Regione Veneto per l’attività di segreteria nella gestione delle attivazioni del volontariato. Un supporto gestionale che ha permesso un costante contatto tra Regione, Provincia, centrali operative comunali e volontari di protezione civile, in modo da dare risposte celeri e mirate alle varie esigenze che arrivano dal territorio.
Il valore aggiunto della sala operativa vicentina si è rivelato essere il grande magazzino di circa mille metri quadrati giusto al di là della strada, che ha permesso di gestire il ritiro e lo stoccaggio delle mascherine prima e del materiale e derrate alimentare poi, da destinare sul territorio, oltre ad offrire la possibilità di ricoverare i mezzi e le attrezzature in un luogo coperto e sicuro.
“Ci stiamo testando sul campo -conclude Rucco- e di certo questa esperienza sarà utile per programmare l’attività della protezione civile provinciale per i prossimi anni, valorizzando al massimo i nostri punti di forza per poterli mettere a servizio del territorio. Avremo il tempo di farlo ad emergenza finita, ora abbiamo un compito da portare avanti. E lo facciamo con l’aiuto di tanti volontari che si mettono a disposizione degli altri, ma anche di tante, tantissime aziende vicentine che hanno donato generi alimentari e prodotti di prima necessità. E’ il cuore grande dei vicentini, che nelle emergenze diventa ancora più grande.”
La stessa apertura della sala operativa è il risultato della generosità di tante aziende che in tempi record hanno permesso ad un locale che prima veniva utilizzato per riunioni e incontri formativi di diventare il collegamento tra la sala operativa regionale e le centrali operative comunali, punto di riferimento di migliaia di volontari della protezione civile di tutto il territorio vicentino. La Croce Verde, che con la Protezione Civile divide i locali di via Muggia, ha da subito messo a disposizione la rete internet. Pieffe sistemi di sicurezza ha curato l’allestimento tecnico e ha donato due sanificatori automatici per garantire il massimo livello di igiene. Telemar internet quality provider ha offerto la linea Adsl wireless , Nuova Veneta Ufficio ha fornito una stampante multifunzione e la Fondazione Enzo Hruby ha donato due gruppi di continuità Ups per la rete informatica della sala operativa. La ditta Cormik di Altavilla Vicentina ha donato sei atomizzatori che servono per igienizzare gli ambienti.