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In piazza per chiedere la caccia in deroga. Delegazione parte da Thiene

Cacciatori veneti sul piede di guerra oggi a palazzo Ferro Fini a Venezia, per chiedere alla Regione la caccia in deroga in Veneto per la stagione venatoria 2012 / 2013.
Si tratta di estendere anche al Veneto la normativa prevista dall’Unione europea, che permette di cacciare tutto l’anno, anche nei periodi di chiusura della caccia, alcune specie che possono essere nocive all’ambiente o all’agricoltura, come storni, nutrie e cinghiali, o che comunque non sono protette dagli allegati 1 e 2 della direttiva Cee 147.

‘Ritengo che la caccia debba essere considerata uno strumento per la tutela del patrimonio faunistico e dell’ambiente – dice convinta Maria Cristina Caretta, presidente dell’associazione cacciatori veneti Confavi – nel senso che anche l’aumento incontrollato di certe specie puo` arrecare dei danni consistenti, basti pensare alle nutrie, che con le loro tane danneggiano gli argini dei fiumi, favorendo gli allagamenti, o agli storni e ai danni che causano alle colture agricole’.
‘La tutela della caccia in Italia rappresenta anche una fonte di introito, visto che attorno ad essa ruota tutto un mondo di servizi che danno lavoro a 69 mila persone, con un impatto economico di piu’ di due miliardi di euro annui,senza contare i 139 milioni di euro che entrano nelle casse dello stato attraverso le tasse governative –  commenta Cristina Carretta.
Le specie in questione sarebbero comunque contenute cacciandole in piccole quantita’ (fino al 5 per cento della mortalita’ naturale) e sotto stretta sorveglianza.
Nella giornata di oggi una delegazione dell’Associazione cacciatori veneti sarà ricevuta dal Presidente del consiglio Clodovaldo Ruffato e dai capigruppo presenti in consiglio regionale, che ne ascolteranno le ragioni.
‘Credo che la deroga per la caccia di alcune specie possa diminuire la pressione venatoria verso altre – conclude Cristina Carretta- contribuendo cosi’ a riequilibrare l’operato dei cacciatori e a rivolgerlo nella direzione della tutela dell’ambiente’.

U.D.A.

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