Sono davvero ingenti i danni che gli sbalzi climatici che si stanno registrando ormai da settimane, stanno creando all’agricoltura. Coldiretti ha stimato una perdita del 30 per cento, che sta colpendo soprattutto il settore fruttifero e le colture viticole. Temperature troppo basse, in sostanza, che stanno mettendo a dura prova gli addetti al settore, che si stanno rassegnando alla perdita di radicchi e asparagi, che non hanno resistito a temperature tipicamente invernali e a sbalzi pazzeschi che tutti noi stiamo avvertendo.Cambiamenti repentini del tempo definiti ‘anomali’, che stanno flagellando non solo i prodotti dell’agricoltura in provincia di Vicenza, ma anche di tutto il resto del Veneto.
In realtà, quello delle gelate, è un problema di mezza Italia e a proposito di clima impazzito, gli ultimi temporali non hanno migliorato la situazione sovrapponendosi alle altre anomalie registrate, su tutte la siccità di questo inverno: Le precipitazioni sono risultate inferiori alla media durante tutto il periodo invernale, con un picco negativo a dicembre in cui, secondo i dati Coldiretti è caduta addirittura il 67% di acqua in meno. Una situazione preoccupante per la popolazione e le coltivazioni che hanno bisogno di acqua per crescere e garantire i raccolti che sono stati già fortemente compromessi da una ondata di gelo devastante su vigneti, frutteti e ortaggi, con cambiamenti climatici che si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione.
A scendere in campo oggi sono anche i Vignaioli Indipendenti che chiedono una comunicazione ufficiale da parte degli enti preposti.
La conta dei danni delle gelate tardive che hanno colpito a macchia di leopardo i vigneti di quasi tutta Italia nelle scorse settimane. Ad oggi infatti non si ha ancora una percezione precisa della percentuale dei vigneti colpiti dal gelo che metterà a rischio l’annata 2017 in molti territori vinicoli del nostro paese.
“Ci aspettiamo che gli organi preposti facciano i controlli sul territorio per ricalibrare le effettive produzioni per un’annata che si presenta davvero difficile – dichiara la Presidente FIVI Matilde Poggi – anche se la vera conta dei danni sarà possibile solo a luglio, prima della vendemmia. Noi abbiamo molte testimonianze di nostri associati, ma non abbiamo ancora visto comunicazioni ufficiali sul fenomeno”.
Salvo qualche esempio, come il Consorzio Franciacorta, o le stime delle associazioni di categoria, non ci sono infatti notizie ufficiali in merito e la stima dei danni pare ad oggipossibile solo attraverso le tante discussioni che si rincorrono sui social.
Molti sono stati i Vignaioli Indipendenti colpiti dall’insolito fenomeno atmosferico, che rischia di mettere in seria difficoltà le aziende artigiane che vivono del prorpio lavoro e delle proprie uve. Un fenomeno di cui non si ha ricordo a memoria d’uomo, almeno in queste proporzioni. Un nuovo segnale preoccupante che il clima sta cambiando e che le aziende agricole si devono preparare ad affrontare nuove sfide.
Ora si tratta di vedere come proseguirà la stagione, ma i Vignaioli sono già al lavoro in vigneto per cercare di mettere in condizioni le piante di riprendersi dai danni e di stimolarle a sviluppare nuove gemme.