Trema il municipio di Gallio per uno scontro diretto tra il sindaco Emanuele Munari e l’opposizione ‘Noi di Gallio e le sue contrade’, che chiede le dimissioni del primo cittadino dalla presidenza dell’Unione Montana.
“Troppo impegnato a piacere” è l’accusa, alla quale però la stessa opposizione ha risposto con le dimissioni di Ugo Marini e l’indisponibilità di Veronica Baù.
E’ una querelle che continua da qualche settimana quella tra il Sindaco di Gallio Emanuele Munari e la minoranza del gruppo ‘Noi di Gallio e le sue Contrade’: una polemica che ha toccato il suo culmine quando i consiglieri di opposizione hanno rivolto un appello a tutti i Sindaci altopianesi per chiedere a gran voce le dimissioni di Munari da Presidente dell’ Unione Montana.
“Ciò che noi contestiamo” – afferma il neo consigliere di minoranza Andrea Pinaroli – “non ha nulla a che vedere con un fatto personale, ma viceversa ne facciamo una questione di merito e di metodo: il Sindaco ha latitato su tante questioni cruciali per il paese e noi dovremmo starcene zitti? Dalla gestione tardiva del bando per Campomulo alla mancata rivalutazione della pista Busafonda per citarne due su tutti: sono i fatti a parlare e certo non depongono a favore di un Sindaco più interessato ad apparire che ad occuparsi dei problemi di Gallio. E anche dove ci sono stati degli interventi, mi riferisco alla strada lungo la Valle di Campomulo, è evidente un errore in fase di progettazione con parcheggi inadeguati all’accoglienza di turisti che con gli impianti a regime non potranno che aumentare e il disagio di conseguenza. Inutile che il Sindaco se la prenda: se ha dimostrato di essere inefficiente per il suo Comune, come può ritenersi idoneo a rappresentare un intero Altopiano”?
Dichiarazioni che fanno presagire un cambio di passo nella minoranza dopo le dimissioni del Consigliere Ugo Marini e la successiva indisponibilità di Veronica Baù che di fatto ha aperto le porte del Consiglio Comunale proprio a Pinaroli, vice comandante della Polizia locale di Asiago: ” L’idea è di rafforzare il dialogo con i nostri concittadini e di spiegare la nostra attività che non è solo critica. Un lavoro che ci vedrà più attivi anche durante le sedute consiliari troppo spesso ridotte a monologhi del Sindaco. Un riportare al centro il dibattito e quella dialettica indispensabile – nei luoghi deputati a questo – ristabilendo quel principio di verità che a volte sembra venir meno. E a proposito di verità, colgo l’occasione per smentire quanto il Sindaco ha dichiarato circa l’appoggio che lo stesso avrebbe per fare altri tre anni da Presidente della Spettabile Reggenza: non mi risulta affatto che i Sindaci dell’Altopiano gli abbiano garantito questo, al contrario sono certo si aspettino una rotazione”.
Critiche non raccolte dal Sindaco Munari che tiene il punto: “A parlare sono persone che non partecipano nè in Unione Montana, nè alle commissioni comunali che di fatto sono preparatorie ai Consigli, quei Consigli durante i quali questa minoranza non fa sentire la propria voce rivelando poco coraggio e grande incoerenza. Di cosa stiamo parlando? Chiedono a me le dimissioni e poi sono loro i primi a dimettersi dimostrando di non sapere che pesci pigliare, manovrati dall’esterno come noto a tutti dai soliti burattinai. Che vadano a casa loro e lascino spazio a chi vuole fare del bene alla propria Comunità. Con il loro atteggiamento hanno tradito anche il loro elettorato che non a caso ora si rivolge a me. Si facciano un esame di coscienza e si vergognino, io penso a lavorare.
Marco Zorzi