E’ contento ma ancora molto provato Filippo Pozzato, quarantenne stella del ciclismo, dimesso ieri dal San Bortolo di Vicenza dopo una decina di giorni trascorsi nel reparto di pneumologia a causa del Covid.
Un virus contratto in maniera aggressiva proprio verso fine ottobre probabilmente sul finire del Giro del Veneto di cui il campione sandricense è stato tra i promotori. Lui che ancora il vaccino non lo aveva fatto, prenotando la prima dose solo per il 25 ottobre, forte di uno stato di salute eccellente e della conseguente convinzione che nulla di grave gli sarebbe potuto accadere. Questo fino ai primi sintomi proprio in quei giorni con febbre alta e un crollo della saturazione dell’ossigeno arrivata a 83.
Un periodo di ricovero che comunque ha fatto del vincitore della Milano Sanremo 2006, un convinto testimonial della campagna vaccinale come gesto di responsabilità verso i soggetti più fragili oltre che come unica strada per il ritorno ad una tanta agognata normalità.
di Redazione AltoVicentinOnline
Il messaggio ‘social’ di Pippo Pozzato

Finalmente ho avuto l’ok per tornare a casa!

Il mio ringraziamento va a tutti voi che mi siete stati vicino in queste difficili settimane e soprattutto a tutti gli operatori del sistema sanitario, medici, infermieri, assistenti… siete stati meravigliosi e porterò sempre la vostra dedizione a esempio di professionalità e fonte di ispirazione.
L’aspetto però più importante di questo mio messaggio e dedicato a tutti coloro che ancora tentennano di fronte al vaccino: ragazzi e ragazze non scherziamo!
Il virus è ancora tra noi e se lo si prende si sta male da crepare, fidatevi di chi il giorno prima era pronto a spaccare il mondo e il giorno dopo faceva fatica a spostarsi da una stanza all’altra.
Il vaccino è l’unico reale strumento di difesa che abbiamo contro questa piaga: non è uno scherzo, di COVID-19 si può morire e soprattutto si può uccidere.
Pensate per un momento alle persone “fragili” che per motivi molto seri di salute, non possono essere vaccinati: vogliamo davvero mettere a rischio la loro esistenza?
Al contrario, dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per fermare la diffusione del virus e questo è un dovere morale e civico di tutti noi che vogliamo vivere ogni giorno della nostra vita insieme ai famigliari e agli amici.
Per tornare a farlo liberamente, dobbiamo vaccinarci tutti, senza eccezioni!
Con la buona volontà e la collaborazione di tutti, possiamo sconfiggere il virus e riprenderci la “nostra” vita, ci conto!
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