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Emergenza Ucraina, anche Malo aderisce al progetto di accoglienza ‘La tenda di Abramo’

L’Amministrazione comunale di Malo, rispondendo alla proposta attivata dal Comune di Santorso quale ente capofila, ha aderito al progetto ‘La Tenda di Abramo’, piano della rete dei Comuni dell’Alto Vicentino per un’azione coordinata di accoglienza delle persone ucraine in fuga dalla guerra.

Nei giorni scorsi infatti, l’assessore alla Promozione sociale Federico Spillare, ha presentato l’iniziativa ai referenti delle Associazioni cittadine attive nel sociale, alle Pro Loco, alle Associazioni d’arma, alla Protezione Civile e alla locale Caritas.
Il progetto vede impegnati diversi Comuni del territorio che, in accordo con la Prefettura di Vicenza, hanno demandato la parte organizzativa all’associazione ‘Il Mondo nella Città’ di Schio forte di una lunga e consolidata esperienza su tematiche di emigrazione, tanto sul piano operativo dell’accoglienza che burocratico. Una sinergia tra Enti a favore tanto dei cittadini dei diversi comuni coinvolti che dei profughi che avranno così, in una proposta coordinata, risposte puntuali e precise.
“Ad oggi non abbiamo numeri e dati precisi” – spiega l’assessore Spillare – “la situazione è in costante evoluzione e anche se nel nostro territorio in questo momento non c’è una immediata emergenza abitativa, si rende opportuno promuovere tutte quelle iniziative volte a creare le condizioni ottimali per non farci trovare impreparati nel caso in cui fossimo chiamati ad accogliere persone e/o nuclei familiari provenienti dall’Ucraina”.

Nell’incontro sono state inoltre fornite le diverse indicazioni utili a quanti fossero interessati ad accogliere persone o famiglie provenienti dall’Ucraina: questo può avvenire attraverso la compilazione di un modulo online (disponibile anche sul sito www.comune.malo.vi.it), porta d’ingresso del progetto La tenda di Abramo. Sarà la stessa Associazione Il Mondo nella Città ad intervenire in coordinamento con le diverse Amministrazioni, in risposta alle esigenze che giungeranno nel corso del tempo.

“Il sano entusiasmo che ha coinvolto molte persone e famiglie a manifestare il proprio interesse ad accogliere persone in fuga dalla guerra va gestito con attenzione e professionalità” – prosegue Spillare. “L’accoglienza infatti richiede in ogni caso una assunzione di responsabilità, va posta attenzione all’aspetto linguistico, l’aspetto sanitario che non possiamo certamente sottovalutare e non meno importanti sono le azioni eventualmente da implementare per l’inserimento scolastico. Il tutto nell’interesse di chi viene accolto ma anche a tutela di chi decide di mettersi a disposizione”.
Per maggiori informazioni è disponibile il personale dei Servizi Sociali comunali al numero 0445.585267.