Poca neve in pianura, ma molta pioggia, venti forti e fiumi che rischiano d’ingrossarsi a livello di guardia. E’ quel che ci attende nelle prossime ore, come confermato dal bollettino del Centro Funzionale della Protezione civile del Veneto. Lo stato di allerta durerà stavolta 48 ore,
dalle 14 di giovedì alla stessa ora di sabato 1 febbraio. Criticità idrica e idrogeologica “elevata” per il Basso Brenta-Bacchiglione. “Le precipitazioni attese potrebbero provocare l’innesco di fenomeni franosi superficiali sui versanti, oltre che innalzamenti del livello idrometrico e disagi lungo la rete idrografica minore e difficoltà del sistema di scolo fognario si legge sul bollettino diramato dalla Protezione civile -. Si potranno inoltre verificare innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali e secondari, in particolare nei bacini riguardanti l’area pedemontana, anche per la possibile fusione di eventuali accumuli nevosi presenti al suolo”. Il clou della perturbazione attraverserà la nostra regione dal pomeriggio di giovedì alla sera di venerdì 31.
L’allerta neve sembra invece di minore impatto rispetto al previsto. Per giovedì 30 sono previsti fiocchi nelle prime ore del mattino fino alle quote collinari (200-400 m, in alcuni casi pioggia mista a neve). Nella tarda mattinata la quota-neve dovrebbe alzarsi a 900-1100 metri. Venerdì invece sono previste nevicate molto abbondanti in montagna, oltre i 1200 metri sulle Dolomiti e oltre i 1500 metri sulle Prealpi. Stessa situazione è prevista per sabato 2 febbraio.
Preoccupa molto la situazione pioggia. Le precipitazioni potrebbero essere molto elevate (tra 150 a 200 mm nelle 24 ore) sulle zone centro settentrionali del Veneto, con locali massimi anche intorno a 200 mm sulle zone prealpine, sulla pedemontana centro orientale e pianura nord orientale. Previsti forti rovescio anche per la giornata di sabato.
E come se non bastasse, c’è anche il rischio valanghe. La Protezione civile lo fissa al grado 3 (marcato) oltre i 1900 metri d’altezza, con possibili distacchi provocati da lastroni; per diventare poi “elevato” nella giornata di venerdì nella zona delle Prealpi. “L’attività valanghiva spontanea – è scritto ancora nel bollettino – potrà interessare vie di comunicazione in quota e aree sciistiche nella fase iniziale dell’episodio e, a partire da venerdì 31, vie di comunicazione a fondovalle e nuclei abitati nelle situazioni particolarmente esposte”.
di Redazione Thiene on line