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Dopo il M5S, ‘Siamo Veneto’ chiede la riapertura della case chiuse

“Eliminare il lavoro più vecchio del mondo, è cosa impossibile: la legge Merlin ha fallito. Per questo dico che è urgente regolamentare la prostituzione, togliendola dalle strade. Bisogna prendere esempio da paesi come la Svizzera e la Germania”. Esordisce così Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) che ha presentato quest’oggi una proposta di legge nazionale depositata in Consiglio regionale per la regolamentazione della prostituzione e in cui viene incluso anche il gioco d’azzardo.

“Per quale motivo lo Stato sfrutta l’azzardopatia per fare cassa e non usa il meretricio?” Si chiede Guadagnini che continua: “In Italia le prostitute sono dalle 50mila alle 70mila, con un giro d’affari stimato sui 25 miliardi. Mi riferisco a dati diffusi dalla Camera dei Deputati: se si imponesse l’ iva sui proventi della prostituzione, questo ammonterebbe a 5 miliardi di euro, pari a quanto oggi lo stato incassa con il gioco d’azzardo. Le ludopatie creano situazioni di estremo rischio e troppe famiglie e persone sono state rovinate: lo stato incoraggia questi giochi, gratta e vince lui, ma non interviene a regolamentare la prostituzione quando, con norme certe, seguendo modelli già affermati all’estero, potrebbe invece assicurare sicurezza anche sanitaria, contrastare la malavita che ruota attorno al meretricio, liberare le nostre città da situazioni di chiaro degrado”.

Guadagnini ha ricordato come nel 2010 la Corte di Cassazione stabilì che “la “prostituzione fra adulti deve essere soggetta a tassazione. Il pronunciamento della Corte invita a regolamentare il settore – spiega il presidente di SiamoVeneto – Nella nostra proposta di legge nazionale, che mi auguro venga discussa al più presto in Consiglio regionale dove esiste una sensibilità al tema visto anche iniziative analoghe alla mia avanzate anche dal Movimento 5Stelle, prevediamo anche pene severe e rigide, anche l’ergastolo, per chi costringe in schiavitù le persone, chi sfrutta i minorenni e anche chi si dà al turismo sessuale” – conclude Guadagnini – .