Nei giorni scorsi la Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità di Vita, Ulss 4 Alto Vicentino e associazione AbitAzioni (che riunisce associazioni e cooperative sociali impegnate sulla disabilità nell’Alto Vicentino), hanno tirato le somme del progetto “Le chiavi di casa”, programma attivo dal 2009 che mira a soddisfare in modo differenziato il bisogno crescente di residenzialità per persone adulte con disabilità gravi e meno gravi.

In questo periodo il progetto ha attivato 22 percorsi di autonomia abitativa per altrettanti soggetti bisognosi. Questi sono stati gestiti sul campo dalle cooperative sociali Verlata e Comunità Servizi, in alcuni locali resi disponibili dal comune di Piovene Rocchette o a domicilio.

Dopo questi positivi anni di prova, nei quali “Le chiavi di casa” ha offerto una dignitosa sistemazione a 59 persone con disabilità, la volontà adesso è di inserire questo progetto nel Piano di Comunità della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 4, “in virtù della sua sostenibilità economica e per la sua importanza socio-sanitaria”, come spiegato da Franco Balzi, coordinatore de “Le chiavi di casa”.

Sono emersi dunque i primi dati del progetto, che ha visto impiegati un totale di 6 milioni e 350.000 euro, divisi tra la Fondazione Cariverona, l’associazione AbitAzioni, enti locali e Ulss 4, privati e raccolte fondi. L’età media dei 22 assisiti è di 44 anni, per la maggior parte di sesso maschile, e la durata dell’assistenza è stata di circa 12,4 mesi per ogni individuo, con gli operatori impegnati per 5-6 ore settimanali.

L’intervento degli operatori riguarda la gestione della casa, le spese e la cura dell’abitazione, poi ancora la cura della persona, gli aspetti relativi alla salute, la gestione del denaro e delle relazioni, il tempo libero e le attività extralavorative. Ambiti sui quali gli operatori agiscono collaborando e programmando gli interventi assieme ai servizi Ulss e comunali che seguono la persona, come Unità Operativa disabilità, Silas, Sert.

 “La nostra Ulss ha scelto da tempo di privilegiare l’autonomia abitativa – ha dichiarato Alberto Leoni, direttore dei servizi sociali dell’Ulss 4 – per tutte le fasce fragili della popolazione: ora è perciò necessario mettere a regime l’esperienza dell’autonomia abitativa sperimentata da Le Chiavi di Casa in questi ultimi anni”.

Federico Pozzer

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