Con delibera del 25 maggio scorso, la Regione Veneto ha destinato l’importo di 1 milione di euro per il ristoro dei danni subiti dai privati ai beni mobili danneggiati a seguito degli eventi meteo di rilevanza regionale riconosciuti con dichiarazioni dello “Stato di crisi” negli anni 2019-2020.
Contestualmente sono stati approvati i criteri e le modalità procedurali per il riparto dei contributi ed individuati i Comuni che hanno segnalato danni ai privati negli anni 2019 – 2020: per poter accedere all’indennizzo sarà condizione essenziale quindi che il Comune di residenza abbia comunicato alla Protezione Civile lo stato calamitoso.
Per tutti coloro che vorranno beneficiare dei contributi, non devono poi sussistere cause di divieto, sospensione o decadenza previste dall’art. 67 del D.Lgs. n. 159/2011 (Codice antimafia): le spese ammesse a contributo, nei limiti fissati di 7.747 euro sono quelle sostenute per il ripristino o la sostituzione di beni mobili registrati dei privati, distrutti o danneggiati in modo da non poter essere utilizzati.
Il contributo per il ripristino o la sostituzione di beni mobili registrati dei privati, distrutti o danneggiati in modo da non poter essere utilizzati è concesso nella percentuale massima del 50% del danno: i contributi sono concessi esclusivamente a copertura dei costi effettivamente sostenuti, necessari al ripristino dei danni come sopra individuati, che sono una conseguenza diretta degli eventi calamitosi in argomento.
È ammessa la cumulabilità con eventuali ulteriori contributi pubblici o privati o indennizzi assicurativi erogati per la copertura dei medesimi danni.
Per accedere al beneficio ci sarà tempo sino al prossimo 11 Luglio con domanda da depositarsi presso il proprio Comune quale ente preposto poi alla verifica dei requisiti e allo svolgimento dell’istruttoria prodotta dai vari soggetti richiedenti.
I criteri e le modalità procedurali oltre che il modulo di presentazione della domanda sono consultabili sul sito della Regione Veneto.
M.Z.