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Cogollo. Ragazzo investito, al via petizione: “Basta scaricabarile, vogliamo soluzioni”

Sorvolano sul solito e scontato ‘noi l’avevamo detto’, ma dopo il grave incidente avvenuto in via San Rocco a Cogollo del Cengio, che ha visto un pirata della strada ancora a piede libero investire il giovane Alberto Masutti, adesso i residenti vogliono una soluzione definitiva per scongiurare altri gravi episodi di cronaca, ed hanno avviato una petizione che se ne andrà dritta in consiglio comunale.

Promotori dell’iniziativa alcuni residenti di via San Rocco, gli abitanti di un condominio a pochi metri dal punto in cui Alberto è caduto a terra privo di sensi e ferito, che dicono basta alle macchine che sfrecciano ad alta velocità nonostante i due segnali con un limite di 30/km orari, basta al palleggio di responsabilità tra amministrazioni passate ed attuali, basta alle sterili proteste. E col supporto di due legali, hanno deciso di iniziare una raccolta firme estesa anche ai non residenti.

‘La pericolosità della strada, molto trafficata, è nota a tutti – ha dichiarato Alessandra Dal Prà, una tra gli abitanti di via San Rocco promotrice della petizione – e non serve ricordare l’episodio del 2003 quando venne travolta ed uccisa Francesca Guli, di soli 15 anni. Anche dopo quel grave avvenimento avevamo portato all’attenzione dell’amministrazione il problema ma poi tutto è caduto nel dimenticatoio senza che fossero trovate valide soluzioni. Adesso – ha concluso Alessandra – non vogliamo che accada lo stesso, perché se non facciamo niente ricapiterà, e l’attenzione non deve spegnersi’.

Ai residenti poco importa in questo momento del perché nessun amministratore abbia mai trovato una soluzione adeguata, del perché non si possano mettere dossi, rallentatori, del perché in via San Rocco non ci siano ancora le strisce pedonali dove servono, o una adeguata illuminazione. Il problema lo vogliono risolvere, e in fretta.

‘Sottolineo che si tratta di una petizione apolitica – precisa ancora Alessandra – che non vuole muoversi contro l’operato di questi o altri amministratori. Vuole solo sensibilizzare le persone: qui non possiamo più vivere senza accorgimenti che limitino la velocità delle auto’.

Intanto è ancora caccia al pirata che ha investito il giovane Masutti. Tutti gli indizi fanno pensare che le indagini siano arrivate al capolinea. Il guidatore avrebbe le ore contate e i sospetti dei carabinieri, grazie anche ai pezzi di auto rinvenuti sul posto, sembrerebbero cadere su una persona del posto.

Per firmare la petizione contattare Alessandra Dal Prà all’indirizzo mail: dalpralessandra19@hotmail.it.

Marta Boriero