Giusto un anno fa dovevano partecipare alla sfilata di Carnevale a Schio, rimandata in prima battuta per il maltempo e poi definitivamente per l’allarme coronavirus che nel frattempo era arrivato a sconvolgere la quotidianità anche nel nostro Paese.
Nel paese della musica – a Cogollo sono attive ben due bande musicali e diverse formazioni canore – è così che la Banda Cittadina per la prima volta nella sua storia ormai secolare iniziata proprio negli anni del Regno d’Italia, ha dovuto fermare la sua attività e riporre gli strumenti in custodia.
Altra serie purtroppo interrotta sempre causa pandemia, quella dei Concerti di Natale arrivati nel 2020 a quota 36: un appuntamento molto sentito dalla Comunità intera dove la tradizionale esibizione del sabato che precede il Natale è diventata negli anni il vero momento per lo scambio augurale dei Cogollesi col saluto delle autorità politiche e religiose.
“Daniele Calgaro pare avesse iniziato prima a suonare che a scrivere” – dicono affettuosamente i suoi musicisti, a significare una vita intera dedicata alla passione per quelle note che unite assieme sanno regalare emozioni e ricordi che solo la musica riesce a far riemergere dalle pieghe del tempo e della memoria. Dal 2007 oltre che clarinettista, Calgaro è diventato il Maestro della formazione cogollese che oltre ad una quarantina di elementi attivi, vanta una frequentata scuola di orientamento per i giovani che desiderano avvicinarsi alla musica, l’unica che al momento sta continuando a distanza – pur nella difficoltà – il suo lavoro.
“La cosa che più ci manca è il contatto con il paese al quale siamo indissolubilmente legati” – commenta Calgaro. “La vita della banda scandisce molti momenti anche della vita di Cogollo: oltre al concerto di Natale, c’è quello estivo in concomitanza con la Sagra del Prezioso, passando per le esibizioni “in contrà” alla scoperta degli angoli più suggestivi del nostro comune. Immancabile la presenza anche nelle ricorrenze civili, dal 4 Novembre alla seconda domenica di giugno al Monte Cengio coi Granatieri”.
Altro grande appuntamento saltato nel 2020 quello con Mauthausen: “Nell’aprile scorso era in programma il 20° anniversario del gemellaggio con la cittadina austriaca: sarebbero dovuti venire a Cogollo con la loro banda folkloristica, un team col quale si è creato un significativo sodalizio fatto di visite reciproche e di forti legami di amicizia anche tra i vari componenti”.
Nelle prossime settimane il Consiglio tornerà a riunirsi per varare l’iscrizione alla riforma del terzo settore, ma soprattutto per pianificare la tanto agognata ripartenza. “C’è tanta voglia di ricominciare, di ritrovarsi e di riprendere quella normalità di cui la musica per noi è essenza. Dobbiamo anche riorganizzare la cena sociale, occasione durante la quale premiamo i nostri bandisti musicalmente più longevi: ne abbiamo che sono con noi da oltre quarant’anni e che ormai sono per noi come una persona di famiglia. Abbiamo in serbo anche qualche bel progetto, c’è il nostro nuovo sito internet completamente aggiornato (bandacogollo.it) , ma il primo invito che accetteremo sarà quello del parco divertimenti di Gardaland dove annualmente andiamo a esibirci prima di tuffarci come bambini nello spasso delle attrazioni”.
Marco Zorzi