Porte delle aule spalancate per il giorno della memoria a Carrè. Il vicesindaco Valentina Maculan, nelle vesti di insegnante, ha colto l’occasione per commemorare le vittime dell’olocausto in modo diverso dal solito, regalando ai ragazzi delle classi 3° della scuola media uno spunto in più per vivere con consapevolezza il nostro territorio e le vicende che lo rendono unico.
La storia della Shoah non deve essere solo letta sui libri, ha detto Maculan, soprattutto per i giovani della scuola dell’obbligo, che giovedì mattina hanno incontrato nella sala consiliare l’austriaca Marion Klein Fischer. La donna ha loro narrato la sua toccante storia a lieto fine in cui, ancora bambina, fu deportata ad Arsiero, paese al quale sarà poi legata per sempre.
I ragazzi sono stati ‘sfidati’ dagli insegnati a mettersi per alcune ore nei panni di veri e propri storici, leggendo e commentando le fonti e realizzando dei lavori di approfondimento sui giovani dell’Alto Vicentino che sono stati internati ed hanno conosciuto la triste e tragica realtà dei campi di lavoro, in particolare quello di Kahla, in Turingia.
Le fonti storiche sono poi state affisse sotto la bacheca luminosa in centro Carrè per essere visibili a tutti i cittadini, perché ‘Oggi la storia siamo noi’, ha detto il vicesindaco Maculan. ‘Tutta la cittadinanza può essere partecipe – ha poi aggiunto – non solo del lavoro dei nostri ragazzi, ma prendere anche atto della ferita subita dal nostro territorio durante le persecuzioni. Ci tengo davvero a queste iniziative e ci tengo soprattutto che la scuola esca all’aperto, perché la scuola è del territorio e per il territorio’.
Marta Boriero