Còntame e càntame. Racconti veneti di e con Stefania Carlesso e Igi Meggiorin: è questa l’originale iniziativa voluta dall’amministrazione comunale di Caltrano e curata dalla consigliera referente alla cultura Laura Dal Santo che ha così voluto tornare ad aprire le porte alla partecipazione della cittadinanza e non solo dopo le restrizioni e le rinunce dettate dal periodo pandemico.
È un tributo affettuoso e partecipe ai borghi rurali e alle figure che li popolavano, un viaggio nella tradizione a volte un po’ sopra le righe ma mai banale della nostra terra.
Un racconto, in parole e musica, delle fatiche e degli incanti del mondo contadino all’epoca in cui a dare inizio al lavoro nei campi era l’apparizione di Venere, la Stella Boara.
E’ una carrellata di personaggi indimenticabili, un po’ comici un po’ struggenti, sempre poetici, perché restituiti dalla parola di alcuni tra i più amati scrittori veneti: Luigi Meneghello, Virgilio Scapin, Silvio Negro , Giovanni Comisso, Pino Sbalchiero.
Naneto Jobe che sognava di volare, il giustaossi Cesco, l’energico Firmino, il casoin Ignazio, per citarne alcuni, vengono restituiti da pagine, in dialetto e in lingua, che si alternano alla canzoni, d’autore e tradizionali.
Le storie, le figure, i rumori e gli odori di quel paese perduto, come direbbe Dino Coltro, rivivono.
Si conta e si canta, si ride e, un po’, ci si commuove. E soprattutto si torna a stare insieme e a fare comunità: appuntamento venerdì 8 con inizio alle 20.30 presso la Sala Parrocchiale di Piazza Dante.
di Redazione AltoVicentinOnline