“Ho visto andare completamente in fumo 200 mila euro in azioni, frutto dei risparmi dei miei genitori e dei miei suoceri per potermi comperare una casa, quindi voterò decisamente no all’assemblea” questo l’amaro e deciso sfogo di Elisa di 35 anni, residente in provincia di Vicenza, azionista di BpVi, raccolto dall’Huffington Post. La storia sta facendo il giro del web e in molti si sentono nei panni di questa ragazza tradita da chi le ha mandato in fumo un progetto di vita.

E’ quindi presente all’assemblea Elisa, ci metterà la sua faccia da azionista che si sente tradita, per votare il suo no “La cosa più sensata – spiega all’H.P – è mettersi nelle mani di qualcun altro, più affidabile. Il fatto che la banca non tiene le mie azioni come garanzia per un mutuo la dice lunga: non si fidano di loro stessi, figuriamoci se gli altri possono fidarsi di loro”.

La storia di Elisa la accomuna a tanti altri azionisti che avevano riposto la loro fiducia in Banca Popolare di Vicenza, invogliati dai funzionari dell’istituto a convertire i propri risparmi in azioni, rassicurati che tutto andava bene, tanto bene che si nel giro di pochi mesi il valore delle azioni è crollato del 90%.
Come Elisa, centinaia di padri di famiglia, che oggi siedono all’affollata assemblea di Gabellara con speranza, rabbia e voglia di riscatto. Ai giornalisti presenti raccontano quel sentimento indescrivibile, che li attanaglia in massa. E’ anche umiliazione – spiegano – perchè siamo stati ingannati da gente vestita bene, che chissà se pagherà mai per il danno che ci ha fatto’.
P.V.

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