I numeri sono schiaccianti e qui non c’è nemmeno la scusante dei soldi che mancano. Tutt’altro, è uno dei casi in cui i fondi ci sono, ma il tema è un disastro. E’ un monitoraggio con poche luci e tante ombre quello presentato dalla Federazione Italiana Superamento Handicap (FISH) di Vicenza, chiamata a verificare lo stato dell’arte sulla realizzazione delle opere di eliminazione delle barriere architettoniche nei comuni della provincia vicentina.
Quante volte la politica ha condito discorsi e cerimonie con promesse lusighiere e appelli alla sensibilità verso quel mondo a cui è tanto facile strizzare l’occhio specie in prossimità delle tornate elettorali, quanto fregarsene a ‘emergenza voti’ finita…. e poi, arrivano dati di cui vergognarsi.
A spiegarlo, tramite l’impegno dell’associazione nata nel 1994, la matematica: con la D.G.R. 983 del 6 luglio 2018 la Regione Veneto ha concesso un contributo finalizzato alla redazione dei ‘Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche’ – P.E.B.A. -, a favore dei Comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti, ma risulta che solo 11 comuni su 20 hanno adottato il P.E.B.A. e hanno quindi ottenuto il contributo regionale per la sua redazione: Bassano del Grappa, Camisano Vicentino, Isola Vicentina, Lonigo, Malo, Marostica, Rosà, Schio, Thiene, Valdagno e Vicenza.
L’analisi condotta dalla Fish , partiva da un questionario inviato ai Comuni interessati con richiesta di quantificare l’importo degli interventi eseguiti negli anni 2020/2021, successiva elaborazione dei dati ricevuti e infine richiesta di chiarimenti e integrazione con l’eventuale confronto diretto con gli amministratori.
Certo, il numero della popolazione residente è un discrimine di cui tenere conto: ma anche questo dato inchioda ogni dubbio al tavolo della realtà oggettiva. Si va dai 289.33 euro pro capite per Schio, ai 27.41 di Isola Vicentina, 25.03 a Malo sino ai 17.95 di Thiene, maglia nera per il nostro comprensorio. Un dato che non fa certo onore, dato che da ben dieci anni, l’amministrazione comunale parla di un impegno straordinario rivolto proprio alle persone più fragili.
Una strada ancora lunga per gli oltre 200mila disabili veneti, ma attenzione: se con questo primo monitoraggio la lente d’ingradimento ha osservato da vicino la condotta dei centri più grandi, F.I.S.H. avverte che il 2023 sarà il turno dei Comuni più piccoli.
Marco Zorzi
Thiene, città accessibile: la mobilità del centro sotto la lente (vicenzareport.it)