Prosegue il percorso dell’importante intervento di adeguamento del depuratore di Thiene. Lo scorso 5 ottobre è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il bando della gara d’appaltoper i lavori del progetto che prevede un investimento di 6 milioni 200 mila euro, coperti grazie anche a un contributo di un milione di euro del Ministero dell’Ambiente ottenuto anche attraverso l’interessamento della Regione. L’adeguamento funzionale del depuratore si rende principalmente necessario per migliorare la capacità di depurazione dell’impianto di Alto Vicentino Servizi, in modo da rispondere in maniera efficace ai limiti imposti allo scarico che soprattutto per alcuni parametri, tra i quali quelli dei composti di azoto e fosforo il cui abbattimento è reso critico dalle basse temperature, negli anni sono stati drasticamente ridotti. Il termine di presentazione delle offerte è fissato per il 10 novembre.
L’impianto di depurazione del Santo è a servizio dell’”agglomerato” di Thiene, ossia di quell’area dell’Alto Vicentino i cui scarichi civili e industriali sono convogliati dal sistema di collettamento fognario che interessa in tutto o in parte il territorio dei comuni di Thiene, Marano Vicentino, Zanè, Carrè, Chiuppano, Piovene Rocchette, Cogollo del Cengio, Velo d’Astico, Arsiero, Tonezza, Valdastico, Pedemonte, Lastebasse, Calvene, Lugo, Zugliano, Sarcedo, Breganze, Fara Vicentino e Salcedo. Nonostante la dimensione di questo agglomerato sia compatibile con la potenzialità del depuratore esistente, per aumentare l’efficienza depurativa – e di conseguenza la qualità dell’acqua trattata che viene reimmessa nei corsi d’acqua – si è ravvisata l’opportunità di realizzare una nuova linea di trattamento. Questa consentirà di migliorare l’elasticità di gestione dell’impianto nei periodi criticie di far fronte all’incremento di carico (circa 20.000 abitanti equivalenti) che si avrà quando si aggiungeranno gli scarichi di parte dei comuni trentini di Lavarone e Folgaria, in conformità con l’accordo fra Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento. In ragione di questo accordo quest’ultima ha finanziato la realizzazione di un tratto di 10 chilometri di fognatura (completata nel mese di gennaio 2016) tra Valdastico e Lastebasse, fino al confine tra le due regioni. Con la realizzazione di questo tratto, è stato completato il collettore fognario della Valle dell’Astico che ha permesso di eliminare una serie di impianti di tipo primario (vasche imhoff) che scaricavano nel torrente Astico.