La storia di Tiziana Zuccolo, la 40enne scledense che si è vista occupare la casa da due marocchini a cui aveva chiesto di tinteggiarla finisce nuovamente a Quinta Colonna, con Del Debbio che la ospita in studio. La puntata è andata in onda ieri sera su Rete 4.

La vicenda giudiziaria ha fatto rabbrividire i presenti nello studio di Mediaset dove Rosario Trifiletti, presidente di  Federconsumatori ha preso a cuore il caso della donna, che dovrà aspettare ottobre per riavere la propria casa di via Marconi. A mettersi a disposizione anche Matteo Salvini, leader nazionale della Lega Nord, che si è reso disponibile anche lui a prendere le parti di Tiziana, definita ‘un caso di classica ingiustizia italiana’.

IMG-20160621-WA0001Come si ricorderà, Tiziana Zuccolo aveva fatto entrare due marocchini in casa propria perchè le tinteggiassero la casa che voleva affittare e che quindi doveva sistemare. Da quel momento, si era vista buttare fuori tutta la sua roba, i suoi ricordi, anche gli oggetti di famiglia che per lei avevano un valore affettivo inestimabile.  I due, nel frattempo, erano stati condannati agli arresti per fatti di droga, proprio nella casa abitata abusivamente.
Del caso di Tiziana si era occupata anche La Gabbia, che aveva intervistato anche il Comandante della Polizia Locale Giovanni IMG-20160514-WA0022Scarpellini, che aveva spiegato ai cronisti come la legge impedisca di fare irruzione nelle case occupate.
L’odissea di Tiziana, come ha più volte spiegato anche il legale Claudia Pellizzari del Comitato Prima Noi, rappresenta l’emblema dei paradossi giudiziari con iter burocratici da calende greche, carte bollate e trafile che ti scoraggiano pure quando decidi di avere fede nella giustizia.
‘Dopo la puntata – racconta Alex Cioni di ritorno da Roma, visto che è stato lui ad accompagnare Tiziana negli studi Mediaset –  tutti si sono avvicinati a lei per chiederle i dettagli di questa storia che fa impressione a chiunque l’ascolti. Salvini è stato di una disponibilità incredibile, ci siamo scambiati i numeri di telefono e siamo che rimasti che ci terremo in contatto per seguire le evoluzioni del caso’
R.P.
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