Un 97/100 all’esame di Stato farebbe vedere i fuochi d’artificio nelle famiglie di ciascun diplomato. A Thiene, in casa di Paolo l’orgoglio di mamma Ersilia e papà Enzo è così vasto e incontenibile e brilla più di qualsiasi gioco pirotecnico, perché il loro figlio maggiore è autistico.Alle sorprese che la vita riserva i genitori di Paolo sono avvezzi, proiettati fin dai suoi primi anni di vita nel ruolo di genitori di un bimbo speciale, affrontando sicuramente non senza lacrime i dubbi, rialzando la testa, scrollando di dosso i momenti meno felici, giorno dopo giorno, spronandolo e supportandolo, con risultati che stanno dallo loro parte, ma soprattutto che prendono sotto la loro ala Paolo.

Il giorno che sono stati affissi i risultati all’Itet Ceccato di Thiene, facile viene immaginare il dito tremolante di questi genitori che scorre in ordine alfabetico fino a trovare il nome di Paolo e poi seguirne la linea che ha portato al 97/100, come a tracciare il percorso dei cinque anni passati seduto al banco della sua aula, circondato dai suoi compagni, sfondando con delicatezza quel recinto di chiusura che l’autismo pianta attorno al suo portatore: “Ragazzi che hanno contribuito al suo sviluppo personale, alla sua socialità – commenta una commossa Iliana Tricarico, la prof di sostegno di Paolo.

Chapeau ai genitori di Paolo che hanno rivisitato l’immagine del giunco dantesco, dimostrando una forza d’animo volta alla rivincita della vita e non  come un’espiazione. Mamma e papà che hanno preso per mano Paolo, dapprima piccola e paffutta di bimbetto al primo giorno di scuola elementare e non l’hanno mai lasciata, fino ad arrivare al 4 luglio, giorno dell’esame di Stato, varcando la soglia dell’Itet Ceccato assieme ai tre fratelli più piccoli di Paolo.

Paolo ha svolto le tre prove scritte insieme ai compagni, pur se diverse nei contenuti e nelle modalità – spiega la prof Tricarico – Infatti, avendo da sempre seguito una programmazione differenziata, le sue prove sono state preparate in collaborazione con le insegnanti di sostegno e Paolo ha affrontato gli esami in modo impeccabile, svolgendo tutto in modo perfetto, con serietà e impegno”.


Gioia e applausi per Paolo che con la sua solita aria simpatica e scanzonata è tornato più volte a scuola per prepararsi agli esami, anche dopo il suono dell’ultima campanella, mettendo in campo quella grinta che in tutti questi anni ha dimostrato, reclutando poco alla volta a fianco a sé un numero sempre più cospicuo di persone, bisticciando con l’empatia che lascia spesso orfane le persone autistiche, arrivando ad un risultato che vale mille esami di stato: la fiducia.

Paola Viero

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia