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Thiene e Marano vogliono la verità sulla morte di Giulio Regeni

I Sindaci di Thiene e di Marano Vicentino aderiscono alla campagna internazionale “Verità per Giulio Regeni” promossa da Amnesty International e Repubblica. Nei prossimi giorni verrà appeso uno striscione sulla facciata delle sedi comunali “per non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante inchieste in corso o peggio, per essere collocato nel passato da una versione ufficiale del governo del Cairo”, come chiede Amnesty International.

Le amministrazione comunali di Thiene e Marano Vicentino, si uniscono quindi all’appello di Amnesty, che chiede che questa campagna venga assunta da “tanti enti locali, principali comuni italiani, università e altri luoghi di cultura del nostro paese”, verso un impegno corale “per avere la verità sulla morte di Giulio. Lo dobbiamo alla sua famiglia, ai suoi amici e colleghi che da ogni parte del mondo chiedono solidarietà.

Giulio poteva essere il figlio di qualsiasi famiglia italiana. Un ragazzo dotato intellettualmente che era andato all’estero per fare ricerca e che ha trovato la morte per quella missione che amava. L’unica certezza della procura di Roma, che indaga sul delitto, è che si tratti di un omicidio maturato nell’ambito delle attività di ricerca ed eseguito da professionisti della tortura e delle sevizie. Non, quindi, un omicidio legato a droga, ad una rapina o ad un fatto passionale. Regeni, hanno accertato gli inquirenti di piazzale Clodio, conduceva una vita ritirata, era molto legato alla fidanzata e non consumava stupefacenti.

E mentre l’Università di Padova ha dedicato a Regeni la giornata di apertura dell’anno accademico, è tornata a parlare la famiglia del giovane ricercatore, la quale ha voluto ringraziare «tutti i singoli cittadini, rappresentanti delle istituzioni, enti locali e associazioni, che stanno manifestando la loro vicinanza e che  si sono impegnati a mantenere ferma la loro richiesta di verità riguardo all’uccisione di Giulio». «”Verità per Giulio” – ha sottolineato la famiglia Regeni – non è solo uno slogan ma una imprescindibile istanza di giustizia per tutti i cittadini».

P.V.