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Caso Tintess. Comitato Proteggiamo LaRoSa: “Minaccia licenziamenti è solo un ricatto”

Il Comitato Proteggiamo LaRoSa (Lampertico, Rozzampia, Santo) torna in campo sull’affaire Tintess e questa volta ci va giù pesante con i titolari, Mario e Roberto Campagnolo.

“Tintess vuole far credere che il posto di lavoro di centinaia di lavoratori dipende dal potenziamento di un depuratore privato di rifiuti speciali”.

Pochi giorni fa i Sindacati che si occupano del caso Tintess avevano denunciato il possibile licenziamento di 200 operai nel caso in cui il tribunale avesse accolto la richiesta del Comune di Thiene di sospendere l’autorizzazione al potenziamento del depuratore per il trattamento di rifiuti speciali.

Ma il Comitato Proteggiamo LaRoSa non ci sta.

“Il depuratore funziona grazie all’attività di appena tre operai e un ingegnere – spiega il Comitato – Tutti gli altri dipendenti sono impiegati in attività del tutto estranee a quella del trattamento dei rifiuti”.

Il Comitato, attraverso un comunicato, rincara poi la dose: “Siamo stati a guardare l’allucinante sequenza di comunicati e dichiarazioni alla stampa, inviati ad arte, prima per bocca dei Sindacati di Tintess, poi dall’avvocato di Tintess proprio il 18 marzo, giorno dell’udienza che si è tenuta presso il Tribunale amministrativo regionale. La coincidenza si spiega solo in un modo: i titolari dell’azienda, con lo spauracchio dei licenziamenti, volevano fare pressione, col mezzo dei giornali e delle TV, perchè le loro rimostranze arrivassero fino alle orecchie dei giudici del tribunale amministrativo. Hanno quindi confermato la strategia già adottata con gli amministratori comunali – continua Proteggiamo LaRoSa – vale a dire: se non ci viene dato quel che vogliamo, ci rimetteranno i più deboli, cioè i lavoratori. Vista la delicatezza del tema ambientale il Tribunale si è orientato a risolvere presto la questione, ma solo con una sentenza definitiva prevista già a giugno del corrente anno. Ci chiediamo – conclude il comunicato –  perché i titolari, prima di chiedere l’aumento di rifiuti da trattare non hanno risolto il problema delle emissioni e degli odori che stanno affliggendo centinaia di persone e famiglie?”