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‘L’artigianato nel tuo paese’: sul podio le scuole “Ciscato” di Malo e “Laverda” di Breganze

Anche quest’anno, nell’ambito della Settimana dell’Artigianato promossa da Confartigianato Vicenza, si è rinnovato  l’appuntamento con il mondo della scuola per la premiazione del 22° concorso “L’artigianato del tuo paese” iniziativa dell’Ufficio Scuola associativo rivolto alle classi delle medie. “In questi anni, migliaia di studenti e decine di docenti hanno saputo presentare elaborati di grande originalità ma anche di apprezzabile rigore scientifico traendo spunto dai diversi mestieri, tradizionali e innovativi, che rappresentano il nostro tessuto economico, avvicinandosi così a un mondo spesso poco conosciuto”, hanno ricordato Andrea Nardello, presidente del Mandamento di Malo, e Andrea Piovan, presidente del Mandamento di Thiene.

Al Centro Congressi di Confartigianato Vicenza si sono così ritrovati tutti gli studenti e gli insegnanti che hanno preso parte al progetto, per la premiazione dei lavori realizzati durante l’anno compiendo ricerche sulle attività artigianali che più caratterizzano i loro territori di provenienza e sperimentando varie tecniche.

L’obiettivo didattico dell’iniziativa, infatti, è quello di far sì che, durante la loro permanenza a scuola, le giovani generazioni inizino un percorso di conoscenza sul mondo del lavoro che le circonda, specie quello rappresentato dalle piccole e piccolissime imprese. Sono stati quattro gli istituti (“Laverda” di Breganze, “Dante Alighieri” di Caldogno, “Ciscato” di Malo e “Battistella” di Schio) che hanno partecipato al concorso 2015-2016, per un totale di 333 allievi e relativi insegnanti. E, stavolta, la classifica finale vede un primo posto “ex aequo” tra le scuole “Ciscato” di Malo e “Laverda” di Breganze.

L’istituto Ciscato è stato premiato per “il grande lavoro di squadra che ha visto coinvolte ben otto classi con l’obiettivo di riprogettare alcune aree della scuola secondo il principio della sostenibilità. Oltre alla realizzazione di alcuni complementi d’arredo ispirati al riciclo, gli alunni hanno saputo trasformare l’esperienza di coding e robotica, acquisita con l’iniziativa ‘Dire, Fare e Pensare’, in un progetto di domotica in cui l’automazione e la programmazione possano trasformare la scuola in un edificio intelligente”.

Gli studenti della media “Laverda” di Breganze hanno avuto invece il merito di essersi cimentati “in un eccellente lavoro artistico di pittura della seta con l’antichissima tecnica del Batik, che ha permesso agli alunni di intrecciare conoscenze scientifiche, storiche e geografiche attraverso modalità espressive, creative e personali”.

Dopo l’esame da parte della giuria, i 1.600 euro del premio sono stati dunque consegnati ai ragazzi della media “Ciscato” (classi 1ª,2ª e 3ª A; 1ª, 2ª e 3ª B; 2ª e 3ª D) guidati dagli insegnanti Giulia Andreotti (Tecnologia), Vito Perillo (Arte e immagine), Francesco Bidese (Scienze), Chiara Calgaro (Italiano) e Lisa Calamosca (Musica) e agli allievi delle classi 2ªB e 3ªD e del gruppo pomeridiano misto della media “Laverda” guidati dagli insegnanti Marisa Pettenon (Arte e immagine), Chiara Nicoli (Matematica), Lara Tonellotto (Musica) e Nadia Pigato (Operatore sanitario).

Sempre al Centro Congressi di Confartigianato Vicenza, nel pomeriggio si è invece vissuta la fase finale del progetto “Vicenza Coding for the Future” che ha coinvolto, in questa prima edizione-pilota, gli undici Istituti Comprensivi del capoluogo. Ideato per sostenere la digitalizzazione nelle scuole e patrocinato dal Gruppo 100100 che riunisce le aziende artigiane dell’ICT, guidate da Cristian Veller, e con la partecipazione del Comune di Vicenza e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il progetto ha chiesto a ogni istituto della città di presentare le proprie iniziative didattiche e le sue strutture in campo informatico.

Sulla base dei dati ricevuti, una giuria ha valutato a quale istituto assegnare la donazione di venti tablet messi a disposizione dal Mandamento Confartigianato di Vicenza, destinandoli alla Scuola Media Calderari. E sono stati proprio gli alunni di questa scuola a partecipare al “coderdojo” pomeridiano, ovvero una sperimentazione del linguaggio della programmazione al computer attraverso il gioco, utilizzando il sistema Lego WeDo, mentre un parallelo “teacherdojo” ha visto impegnata la squadra formata da una ventina di professori della città con il software Scratch. In entrambi i casi, l’assistenza tecnica è stata fornita dai programmatori vicentini del gruppo Avilug.