Troppi incidenti in via Astico, troppe giovani vite spezzate e genitori lasciati nello strazio più profondo.
Dopo la morte di Barbara Baù, la barista deceduta poche settimane fa in via Astico, nello schianto della sua Mini Cooper contro un cancello, il sindaco Maria Teresa Sperotto ha deciso di prendere la situazione in mano e dettare nuove regole per mettere dei paletti alle ‘notti brave’ dei giovani.
Niente lavate di capo e tanto senso di responsabilità, visto che per stilare un piano di lavoro, il primo cittadino ha chiesto aiuto a Carabinieri, Polizia Locale, Confcommercio, esercenti di bar e ristoranti e autorità competenti.
L’incontro è avvenuto a Fara Vicentino questa mattina, alla presenza di trenta esercenti, del direttore Ascom del Mandamento Franco Benvegnù e di Christian Malinverni, in rappresentanza dei ristoratori in Regione. Al loro fianco, a spiegare la legge, Antonio Marullo, comandante locale dei Carabinieri, Giovanni Scarpellini, comandante della Polizia Locale e l’avvocato Daniele Acebbi, consulente del comitato ‘Vittime della Strada’.
Un ‘brain storming’ di tutto rispetto, dove si è parlato di giovani, di alcol, di distrazioni alla guida, di morte, di strazio, ma soprattutto di progetti per fare in modo che i ragazzi escano a divertirsi e tornino a casa sani e salvi.
La parola agli esercenti di bar e ristoranti, che sono stati invitati a valutare i loro diritti di commercianti, ma anche le responsabilità sociali e i doveri morali. Giovanni Scarpellini ha raccontato, con funzione da esempio, di un bar di Bassano del Grappa dove il titolare serve da bere ai giovani solo dopo aver identificato il guidatore, al quale servirà solo coca cola e bibite analcoliche.
“Spesso i giovani escono che sono già stanchi – hanno spiegato le autorità – e gli alcolici rendono la situazione più difficile, rendendo i riflessi lenti e la vista offuscata”.
Le forze dell’ordine hanno quindi richiamato tutti alla legge, spiegando che l’omicidio stradale potrebbe identificare nei baristi eventuali complici.
Un sopralluogo ‘nell’angolo della morte’ ha permesso poi di valutare alcuni interventi pratici.
“Il concetto sul quale vogliamo lavorare è quello di prevenire anziché piangere – ha continuato Maria Teresa Sperotto – Il limite dei 50km orari c’è già, ma quasi nessuno lo rispetta. Potenzieremo la segnaletica e se il bilancio ce lo consentirà, posizioneremo un pannello luminoso con la scritta ‘rallenta’. Nel frattempo, la Viabilità della Provincia posizionerà delle bande sonore per richiamare l’attenzione alla curva e degli occhi di gatto per renderla più visibile. Il comune metterà un lampeggiante sullo spigolo più esposto del muretto – ha concluso il sindaco – e una ditta privata si è resa disponibile a installare dei pannelli catarifrangenti che segnalano sia il muretto che l’inizio della curva”.
Anna Bianchini