Asiago tra le più fredde d’Italia, ma non c’è più la neve di una volta. Mercalli e le variazioni climatiche
Giornalisti Altovicentinonline
Ad Asiago l’inverno non è più lo stesso e se le temperature rigide fanno segnare valori record, la neve non arriva. Tra il 12 e il 13 gennaio una spruzzata di bianco ha colorato il paesaggio altopianese, ma guardando alle regioni meridionali imbiancate la nostalgia per un Altopiano completamente innevato si sente parecchio. La Piana di Marcesina coi suoi – 30 abbondanti è una delle località più fredde d’Italia insieme ai Campi Lussi ai piedi dell’Ortigara, ma questi fatti non sono nuovi, la mancanza di neve, anch’essa non nuova ha una sua spiegazione come confermato da Luca Mercalli, Presidente della Società Metereologica Italiana.
Recentemente il climatologo e divulgatore scientifico ha dichiarato a ehabitat.it che: “Negli ultimi 30 anni la neve scesa in Pianura padana è dimezzata”. Questo ribaltamento climatico rispetto alle condizioni cui siamo stati abituati per decenni, ha una spiegazione: “Se cade più neve a Messina che al Nord la colpa è anche del riscaldamento globale” inoltre “Questo dipende dalla particolare conformazione di provenienza del freddo, che, essendo di matrice artica, è arrivato dalla zona orientale dell’Italia (Adriatico e Balcani), e che ha dunque interessato le regioni dalle Marche alla Puglia, passando per la Basilicata. Per avere neve sulle Alpi, abbiamo bisogno generalmente di un’altra conformazione metereologica, che porti umidità dal Tirreno, comunque dal Mediterraneo, quindi con flusso contrario, da Sud verso le Alpi.” come conferma Mercalli a greenme.it.
Sull’Altopiano il gelo polare non permette l’arrivo di perturbazioni nevose, ma la mancanza di neve e le temperature molto rigide condizionano la vita degli abitanti oltre alla flora e soprattutto la fauna.
Vivere costantemente sotto zero non è semplice come confermano i gestori di rifugi e impianti sciistici in quota, anche perché sono pochi i turisti e gli appassionati che in assenza di neve e con temperature rigide si avventurano in alta montagna.