“Chiedo scusa a chi ha frequentato il nostro locale specie negli ultimi giorni, ma garantisco che di solito agiamo in maniera molto diversa”.
E’ questa in sintesi la posizione espressa anche ai microfoni di Rete Veneta da Paolo Bonin, gestore della baita Baita Maddarello di Asiago dopo il grande clamore suscitato attorno al suo locale.
La trattoria – che pur trovandosi nello stesso edificio, nulla ha che vedere con il Magda disco bar che invece risulta tuttora aperto – è stato posto sotto sequestro nei giorni seguenti a Ferragosto dopo che un controllo disposto dal Commissariato di Bassano del Grappa per verificare il rispetto delle misure anti Covid, aveva fatto emergere un quadro raccapricciante sullo stato delle cucine.
“Solitamente il locale viene pulito accuratamente, ma quei giorni eravamo in tre soltanto” – dichiara Bonin – “ammetto l’incuria e mi scuso con i nostri clienti, vorrei che capissero che quello non è il nostro standard abituale”.
Spiegazioni che vorrebbero mitigare il degrado che invece ha costretto la polizia a coinvolgere anche i NAS con ampia documentazione fotografica: stoviglie posate sul pavimento, cibo ammuffito e carne putrida, piani di lavoro incrostati e sacchi dell’immondizia sparsi ovunque: “I sacchi erano all’interno” – ammette il titolare del Maddarello – “solo per evitare che animali selvatici potessero farne scempio. Normalmente li porto fuori personalmente ogni giorno. Garantisco ad ogni buon conto che una situazione del genere non accadrà più, appena potremo riprendere il nostro lavoro staremo molto più attenti”.
M.Z.