Sono sempre molte le tematiche affrontate in fase pre-elettorale, molte le promesse dei candidati e dei vari orientamenti politici, per dare agli elettori lo spunto per essere scelti nel difficile compito di governare la città.
Cosa rende davvero grande una Città? Innanzitutto il benessere urbano, il decoro e l’accessibilità. Una città accessibile è una città proiettata verso il futuro.
Per farlo è necessario argomentare una ridefinizione del concetto di accessibilità come strumento essenziale per l’approccio politico-amministrativo alla città stessa.
Molti degli strumenti esistenti e utilizzati per lo spazio urbano sono stati costruiti sulla carta e su un idea di città profondamente diversa dall’attuale. Appaiono inappropriati per accogliere la realtà socio-territoriale emersa negli ultimi decenni, e nella quale vivono i suoi cittadini e tutti coloro che a vario titolo vi transitano.
Guardare alla città attraverso la lente dell’accessibilità può aiutare ad individuare una nuova griglia di lettura del fenomeno urbano contemporaneo (compresa la crisi commerciale e la stasi economica) e della complessa morfologia fisica e sociale che lo contraddistingue.
Thiene purtroppo non è una città accessibile, quindi non è una città con presupposti di crescita che le dia la possibilità di collocare le proprie potenzialità, proiettandosi verso il futuro. Oltretutto è completamente isolata da servizi pubblici accessibili. Non vogliamo insegnarvi a fare il vostro lavoro di “governatori della città”, ma vorremmo che a partire da questa nuova “reggenza” si costruisse un telaio di proposte concrete, differenziate, ma il più possibile integrate, in grado di affrontare le sfide che l’attuale sviluppo della città pone sul piano della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Siamo infatti convinti che queste sfide non potranno essere affrontate senza mitigare le difficoltà di accesso che un numero sempre più grande di persone incontra quotidianamente nel raggiungere le opportunità sociali della città (beni, servizi, relazioni).
Le politiche volte a migliorare l’accessibilità e fruibilità degli ambienti urbani, giocano un ruolo centrale nel favorire una maggiore equità sociale e nel rendere più vivibile e appetibile la città, non solo ai residenti ma anche alle persone esterne che vi accedono.
Può sembrare paradossale affermare che la questione-chiave sia proprio quella dell’accessibilità. Paradossale perché l’accesso a luoghi e attività è uno dei tratti essenziali e irrinunciabili della vita urbana, delle attività di produzione e soprattutto di scambio che vi si svolgono. Purtroppo la struttura urbana attuale di Thiene, determina una frammentazione, se non un impedimento, della vita quotidiana.
La bandiera dell’accessibilità è infatti spesso sventolata nelle dichiarazioni di principio, mentre è raramente usata nella definizione e valutazione di politiche urbane concrete. Non serve un marciapiede dove non si possa transitare in sicurezza, ne salirvi o scendervi perché sprovvisto di rampe accessibili.
Parlando di accessibilità, ci si chiede: accessibilità a cosa? Tradizionalmente la risposta è scontata: accessibilità ai luoghi. Ma la questione è ben più ampia.
Con accessibilità ad un luogo si intende la facilità con cui è possibile raggiungere un determinato sito geografico, considerate da una parte le infrastrutture di connessione di cui gode la località (strade, parcheggi, presenza di punti di ingresso alle reti di trasporto pubblico…) e dall’altra le barriere o fratture spaziali che segnano il tessuto morfologico del luogo (servizi, negozi, attività commerciali, bar, ristoranti).
L’accessibilità non è misurabile facendo riferimento solo alle caratteristiche di quel determinato luogo, occorre considerare non solo la facilità di raggiungere un luogo, ma di avere una continuità di accessibilità veicolante verso tutti gli altri luoghi.
E’ assolutamente necessario per il futuro di questa città che l’accessibilità relativa (ad esempio ad un ente, ufficio, negozio ecc..) sia strettamente connessa con l’accessibilità integrale (ovvero con tutto gli altri luoghi del tessuto urbano).
Auspico e chiedo a chi governerà questa città che quanto espresso possa essere un’occasione importante, per attuare politiche e azioni che diano a tutti i cittadini le stesse opportunità di inclusione nella vita sociale della comunità.
Certo è una sfida complessa che per essere vinta deve essere affrontata a partire da una strategia organica, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. A tale scopo propngo a nome dell’Associazione che rappresento, la nomina di una Commissione Città senza Barriere anche a Thiene, come altrove.
Aniep Onlus Vicenza, associazione per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili, collabora già a titolo gratuito con altri comuni della provincia, nella valutazione dei progetti urbanistici, attraverso lo studio degli spazi urbani finalizzato alla realizzazione di opere e percorsi pedonali sicuri e accessibili a tutti, seguendo una scala di priorità che parte dall’accesso alle strutture sanitarie fino alla possibilità di raggiungere i luoghi dedicati al tempo libero, per favorire sempre più l’inclusione e l’integrazione delle persone diversamente abili e delle fasce deboli (anziani, bambini, cardiopatici, donne gravide, mamme con passeggini, ecc..) nella città e nella società, rendendo più civile e confortevole la loro vita.
La vera grandezza di un “buon governo” parte da questo!
Maura Fontana Presidente di ANIEP Onlus Vicenza