La storia di Agostina, 58 anni, residente in un paese dell’Alto Vicentino è simile a quella di centinaia di donne, che per solitudine o chissà cosa, sono finite nel mirino della cosiddetta ‘truffa affettiva’. Uomini di aspetto gradevole, spesso sedicenti ufficiali dell’esercito americano single, solitamente vedovi inconsolabili che non hanno intenzione di dire basta all’amore. Che vogliono risposarsi e magari trasferirsi da te. Uomini che col corteggiamento ci sanno fare e che ti adescano su facebook, chiedendoti l’amicizia con un profilo creato a regola d’arte. Ma che poi si scoprirà essere finto, fatto di foto rubate da altri profili maschili. La tecnica è sempre la stessa. I finti capitani (ad Agostina è capitato un generale), ti lusingano facendoti degli apprezzamenti, di quelli che ogni donna vorrebbe sentirsi fare.
‘Sei bellissima, sei dolcissima, mai conosciuta una donna come te. Era una vita che ti stavo aspettando. Non voglio vivere senza di te. Sono disposto a tutto pur di averti’. Da lì all’innamoramento virtuale il passo è brevissimo e sono veramente tante le donne che sono cadute in una rete, che le ha poi portate al danno economico, ma soprattutto a quello morale. Si, perchè per Agostina, separata da circa dieci anni, era scattato il sentimento per quell’uomo in divisa che le scriveva mail lunghe, di quelle che i maschietti di oggi non sanno più scrivere.
La storia di Agostina è la fotocopia di quelle che stanno emergendo. Dietro ci sarebbero delle organizzazioni ghanesi e nigeriane, che sguinzagliano nel web questi cialtroni della rete che dopo aver rubato profili di aitanti piloti e vigorosi militari pluridecorati, iniziano una corte spietata. La Polizia Postale dice che il fenomeno è in espansione anche in Italia.
‘Ero totalmente presa da quest’uomo che mi inviava le sue foto in divisa e in missione di guerra. Non era solo una questione di fisicità – spiega Agostina – lui ci sapeva proprio fare. Mi dava il buongiorno ed era presente nelle mie giornate. Ero letteralmente incollata al pc e vivevo per le sue mail, per i suoi messaggi in cui mi dichiarava amore ed il sogno di un futuro insieme. Se ero innamorata? Non so cosa fosse, ma c’era un legame pazzesco. Lui scriveva in inglese, tentava anche in italiano. Io rispondevo in italiano o mi facevo aiutare dal truduttore di google. Questo è durato diverse settimane. Poi, la richiesta di una somma di denaro consistente dietro la promessa della restituzione. E’ stato così che ho iniziato ad aprire gli occhi. ‘.
N.B.