Stanno bene i 32 cani requisiti dalle guardie zoofile in un campo nomadi a Monte di Malo, subito sgomberato.

Stanno tutti bene tranne il più piccolo, grande poco più di un pugno, che non ce l’ha fatta ed è morto di stenti solo poche ore dopo il ritrovamento. Il fratellino, anche lui nato da pochi giorni, è invece ancora vivo ed è sotto le cure di una volontaria della protezione animali.

Ritrovati grazie alla segnalazione dei volontari dell’Enpa Thiene Schio un paio di giorni fa in condizioni pietose, senza cibo né acqua, ammassati in piccole gabbie uno sull’altro o incatenati, da ieri gli animali sono ospitati nel canile sanitario di Marano, in attesa di trovare famiglia.

I 26 cani adulti, tutti comunque giovani di un paio d’anni al massimo, sono ancora molto diffidenti e guardano con occhi spaventati le decine di persone che in questi giorni li vengono a vedere in canile, senza sapere che tra queste potrebbe esserci chi gli vorrà bene veramente.

Alcuni se ne stanno in disparte in fondo alla gabbia quasi ammucchiati l’uno sull’altro per proteggersi, altri da dentro le casette guardano i visitatori con gli occhi sempre vigili e tenendo le distanze di sicurezza. Altri ancora ti corrono incontro abbaiando coraggiosamente, quasi a voler recuperare quel rapporto con l’uomo che fino ad ora per loro ha significato solo maltrattamenti.

Solo i cuccioli, ancora ignari di quel che sta succedendo, si avvicinano goffamente scodinzolando da dietro le sbarre della gabbia. E infatti i piccoli hanno subito trovato chi li vuole adottare e con il nuovo padrone si dimenticheranno certamente delle brutture subite.

Chi deciderà di prendere con sè uno dei cani adulti dovrà essere paziente e consapevole che non sono animali che hanno avuto una vita facile, maltrattati e probabilmente picchiati, e sicuramente non sanno che cos’è l’affetto dell’uomo.

La madre che ancora sta allattando i cuccioli ringhia appena qualcuno si avvicina ai suoi piccoli, mentre il più problematico del gruppo, un bastardino nero, non si fa al momento avvicinare e per applicargli il microcip i volontari sono stati costretti a sedarlo. Tanto deve essere stata orribile la sua breve esistenza a contatto con gli uomini.

Per info contattare Enpa Thiene-Schio 349/1535722-347/2796801 – adozionienpathiene@libeo.it Oppure andare direttamente al canile di Marano in via Molette.

Marta Boriero

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