Una risposta per rilanciare il turismo nelle montagne dell’Alto Vicentino potrebbe arrivare dall’Europa.
Il sogno dei Sindaci ‘d’alta quota’ che vivono tra il Pasubio e l’Altopiano potrebbe realizzarsi in men che non si dica grazie a Eusalp, la strategia macroregionale alpina.
E l’obiettivo è preciso: sviluppare il turismo e l’economia della montagna attraverso il potenziamento della sua economia, dei trasporti, della connettività, dell’ambiente e dell’energia.
600 milioni per il fondo di sviluppo regionale, 764 milioni per il fondo sociale e 1.184 milioni per il programma di sviluppo rurale, possono dare una risposta a quanto le Unioni Montane e i primi cittadini della montagna chiedono da tempo.
Non ha dubbi Federico Caner, assessore regionale all’economia e sviluppo montano e alla programmazione dei fondi Ue della Regione Veneto che, intervenuto a Longarone alla presentazione della strategia macroregionale alpina, ha spiegato: “Eusalp deve essere il mezzo attraverso il quale individuare, ottenere e utilizzare al meglio i fondi strutturali comunitari utili al rilancio dell’area montana”.
Ma non sarà solo l’Europa a mettere le mani al portafogli per il bene dei monti. Anche Venezia farà la sua parte. “A integrazione dei fondi europei – ha spiegato l’assessore regionale – intendiamo proporre un fondo regionale specifico per i territori montani e per le loro imprese, introducendo criteri che riconoscano la ‘specialità’ di tali aree, nella consapevolezza che se l‘economia della montagna veneta crescerà, il beneficio diretto e indiretto ricadrà sull’intera regione”.
Secondo Caner, all’interno dell’ampio progetto, è necessario colmare il divario esistente tra le zone montane più evolute e quelle storicamente penalizzate da pochi investimenti e politiche di scarsa efficacia.
“Per quanto riguarda lo sviluppo economico delle aree montane – ha spiegato Caner – dobbiamo migliorare l’attrattività e la competitività turistica della nostra montagna, sostenendo le imprese esistenti e favorendo la nascita di nuove, puntando anche sulla formazione e la promozione delle competenze professionali in modo mirato alle esigenze della montagna. Per quanto concerne la connettività, gli obbiettivi sono quelli di ridurre il divario digitale attraverso l’accesso alla banda larga e ultralarga e di aumentare la dotazione di servizi di base a favore della popolazione. In materia ambientale, di primaria importanza sono gli interventi finalizzati a prevenire e mitigare i rischi conseguenti particolarmente al dissesto idrogeologico, ma anche migliorare le condizioni di fruizione del patrimonio naturale e culturale e incentivare la produzione sostenibile di energie rinnovabili”.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Caner, anche Roberto Maroni, presidente della regione Lombardia, che a Longarone ha detto: “Eusalp è un’occasione per dare finalmente risposte realistiche alle necessità della montagna, di chi la abita e di chi ci fa impresa, ma è soprattutto il mezzo per interloquire con l’Europa senza passare da Roma”.
Anche per Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, è arrivato il momento di dare una spinta in avanti al turismo e all’economia della montagna.
“Sono le idee che muovono l’economia ed esse hanno bisogno di essere sostenute e concretizzate – ha commentato durante la presentazione di Eusalp – Idee e progetti a noi non sono mai mancati e ora abbiamo uno strumento in più per trasformarli in realtà. Con l’avvento della Macroregione Alpina si avvia un percorso nuovo e concreto, finisce il tempo delle suggestioni e inizia una sfida che la montagna deve accettare e vincere. Non possiamo permetterci di perdere le opportunità offerte da Eusalp – ha concluso Zaia – Stiamo lavorando per superare gli svantaggi che hanno frenato lo sviluppo di questi territori, ma bisogna lasciarsi alle spalle il periodo del pianto, e sfruttare pienamente quei ‘fattori della produzione’, rappresentati dalle risorse comunitarie e regionali che oggi sono a disposizione, quei finanziamenti e strumenti operativi concreti che attendono solo di essere utilizzati”.
Anna Bianchini