E’ partita con l’ordinanza n.27/2021 del 25/02 la “campagna” del comune di Valli del Pasubio contro la vegetazione sui lati della strada, che sempre più spesso si trova a ridosso della sede stradale o addirittura ad invaderla. L’ordinanza prescrive ai proprietari frontisti di tagliare tutte le piante entro i 3-4 metri dal ciglio stradale, come prevede già per altro il codice della strada.
“L’ordinanza è un primo passo di un progetto più organico di risoluzione di questo problema che dura da anni – spiega il sindaco Carlo Bettanin – soprattutto nell’ultimo inverno, con tanta neve e fenomeni avversi, si è manifestata in tutta la sua evidenza la scarsissima cura che i proprietari frontisti delle strade comunali hanno nei confronti del bosco. Non è possibile che gli abitanti di Valli partano con la motosega in macchina alla mattina per paura di doversi aprire la strada alla sera, tornando a casa. Pur facendolo senza lamentarsi, è impensabile una cosa del genere nel 2021”.
Oltre ai disagi del cittadino infatti si sommano i grandi pericoli per coloro che vanno ad eseguire il taglio di fusti ribaltati verso la strada in caso di neve o vento. “Il personale dei vigili del fuoco, oltre che gli operai comunali, gli assessori e consiglieri stessi, volontari della protezione civile e cittadini intervengono puntualmente per liberare la strada in caso di schianti – prosegue Bettanin – la loro incolumità non può essere messa a rischio dalla negligenza del privato. E’ ora di dire basta, è ora di avere un’infrastruttura pubblica dignitosa, tanto più che il comune ha investito nei soli ultimi 5 anni più di 2,5 milioni di euro per asfaltare o sistemare frane. Il nostro lo stiamo facendo, ora tocca al privato”.
L’ordinanza, firmata dal responsabile Ufficio Lavori Pubblici Paolo Scapin e dall’assessore Eddys Dalla Riva, è un primo passo quindi. “Da qui in avanti, diamo un paio di mesi di tempo per ottemperare al taglio – spiega Dalla Riva – dopo di che partirà la “fase 2”: ricerca mappale per mappale dei proprietari, e notifica puntuale a casa. La “fase 3”, in caso ancora di non adempimento, sarà l’abbattimento coatto delle piante a spese dell’ente, addebitate poi sul privato”.
Ma non è tutto. “Il respiro dell’iniziativa è infatti più ampio – conlude Bettanin – nei prossimi mesi porremo il tema anche in Unione Montana Pasubio/Alto Vicentino, visto che questo è un problema di tutti. Vogliamo far partire un tavolo di lavoro che coinvolga amministratori locali, esponenti della politica regionale, professionisti, Forestale, tecnici della regione, Vi.Abilità e Provincia per trovare una soluzione definitiva e normativa a questo problema cronico”.