Qualcuno dice che un feto non è un bambino, perché non è nato e non ha urlato al mondo il suo primo vagito. Ma per un genitore un figlio è sempre un figlio, non importa se dentro o fuori dal grembo della mamma, è un figlio e basta. E sarà sempre un figlio anche se non c’è più, anche se un problema l’ha strappato alla vita prima ancora che potesse respirarla.
Per questo il cimitero di via dei Prati di Santorso avrà un’area dedicata ai ‘bimbi mai nati’, i feti, quelle piccole creature che non hanno avuto la fortuna di completare i 9 mesi di gestazioni per poi vedere la luce, vivere e crescere.
Mercoledì 2 novembre alle 15.30, nell’area cimiteriale, sarà inaugurato lo spazio destinato ai feti. Un momento delicato che pone attenzione su un tema controverso, al quale l’amministrazione comunale del sindaco Franco Balzi ha trovato il modo di dare risposta.
L’iniziativa di sistemare il cimitero dotandolo dell’angolo per i bimbi mai nati, è nato dalla volontà di trovare una soluzione alla necessità di dare degna sepoltura nel cimitero comunale a quelle creature che uscivano prive di vita dall’ospedale di Santorso senza essere a tutti gli effetti
Semplici numeri apposti in targhette per indicare il luogo di sepoltura di una creatura mai nata. “La legge non ammette di mettere un nome ad un bambino mai nato – ha sottolineato il sindaco di Santorso – Questo è triste, ma è ancora più triste vedere che, davanti a quelle targhette, anche a distanza di tanti anni ci sono genitori che depositano fiori, giocattoli e sonagli, a testimonianza di un affetto e di un dolore profondo che non si è mai assopito”.
Per le piccole sfortunate creature, a Santorso non ci sarà solo una tomba, ma il luogo di sepoltura avrà una stele commemorativa e la riproduzione della ‘Notte stellata’ di Vincent Van Gogh. ‘Nelle notti buie cerca le stelle più luminose. Vi scorgerai il sorriso di queste piccole vite’ recita la stele, che esprime con la poesia i sentimenti dei tanti genitori che hanno
“Abbiamo realizzato l’intervento con una spesa contenuta – ha spiegato Balzi – e grazie alla collaborazione e al contributo volontario di alcuni artisti nostri concittadini. Confesso che ci ho lavorato parecchio anche io, convinto che sarà una di quelle cose di cui sarò sempre orgoglioso. Un lavoro semplice, che vuole esprimere un’attenzione particolare a tutte quelle famiglie che si trovano a vivere una dolorosa esperienza. Senza grandi cerimonie è maturata la volontà di presentarlo alla comunità, in occasione della festività che ricorda tutti i nostri defunti. Lo faremo mercoledì – ha concluso il sindaco – con un breve momento di preghiera multi religiosa e di riflessione collettiva”.
Anna Bianchini