In un momento storico delicato e difficile, dove i politici hanno gli onori della cronaca per vicende giudiziarie che vanno dalla truffa al falso, dove le cifre esorbitanti che percepiscono stridono con i numeri della povertà che avanza, una lezione di moralità arriva da due nutriti gruppi scout dell’Alto Vicentino. Precisamente, dalla Comunità MASCI Sarthi di Sarcedo e Thiene e la Comunità Capi AGESCI di Sarcedo.

Gli scout adulti hanno scritto una lettera aperta ai politici che sono o sono stati scout. Tra questi, il ministro Passera, i deputati La Russa e Fioroni e la senatrice Garavaglia, il sindaco di Firenze Matteo Renzi e  tantissimi altri parlamentari e amministratori.

Preoccupati dalla grave crisi non solo economica ma politica e morale che sta distruggendo il Paese e dall’avanzare dell’antipolitica e del populismo, questo gruppo di quasi cinquanta adulti non ha potuto tacere: il documento ripercorre i dieci punti della legge scout che – scrivono – “non contiene nessun divieto, ma indirizza i nostri comportamenti verso ciò che è bellezza, verità e giustizia”. Questi sono i valori che dovrebbero ispirare i parlamentari e gli amministratori ad un buon agire coraggioso che ci faccia superare questo terribile periodo storico.

La legge scout impegna ad essere coerenti e trasparenti e a comportarsi con lealtà: “chi agisce rispettando le regole si pone in una posizione di parità con gli altri”: uno dei primi passi per demolire la percezione dei politici come casta.

La lettera chiede ai governanti di coltivare la propria formazione e sviluppare le proprie competenze per poter essere utili al bene comune, di agire con lungimiranza nel rispetto dell’ambiente e delle persone.

Tutto questo con uno stile sobrio, laborioso e cortese, come di chi va per la propria strada “sorridendo e fischiettando”, con la sicurezza leggera della trasparenza e dell’onestà.

I nostri rappresentanti – sostengono gli autori nella missiva– dovrebbero essere “puri di pensieri, parole ed azioni” perché “di regola, se il pensiero è buono lo sarà anche l’azione che lo concretizza”.

Questi orientamenti dovrebbero essere di ispirazione anche per coloro che non sono mai stati scout, perché gli obiettivi finali di successo e felicità stanno molto a cuore a tutti. Gli autori a questo proposito citano un brano che Baden-Powell, il generale inglese fondatore dello scautismo, scrisse nel 1922: “fa’ sempre in modo che il tuo scopo non sia solo quello di raggiungere una posizione o di realizzare ambizioni per te stesso, ma anche di trovarti in grado di fare del bene agli altri, per la comunità. Una volta che tu sia giunto ad una posizione che ti permetta di rendere servizio agli altri, sei al gradino più alto della scala che porta al vero successo… cioè la Felicità. Il «servizio» non significa normalmente di voler primeggiare negli affari pubblici o di voler imporre le proprie idee politiche particolari agli altri, ma di essere uno su cui tutti possono contare, un solido mattone della costruzione comune. Per questo bisogna avere idee larghe, saper vedere che cosa è meglio per lo Stato nel suo insieme; e non cercare soltanto ciò che torna meglio ad una parte di esso”.

di redazione Thiene on line (foto dal web)

 

 

 

 

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