“Questo punto nascite non è neanche previsto dalla legge nazionale, lo abbiamo voluto tenere aperto a tutti i costi per dare un servizio ai residenti dell’Altopiano e ai numerosi turisti”.

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha commentato così la riapertura del punto nascite dell’ospedale di Asiago, chiuso da inizio 2020 a causa del covid. Un punto nascite sotto i 500 parti l’anno, ma che è necessario a chi vive la montagna. Solo l’anno scorso infatti una bimba era nata in casa, perché i genitori non avevano il tempo di spostarsi a Bassano e da allora l’esigenza di riaprire il punto era stata evidente più che mai.

“Chi vive la montagna deve essere aiutato ed è bello sentire le istituzioni vicine”, ha sottolineato soddisfatto Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago.

Oggi l’inaugurazione alla presenza di Luca Zaia, dell’assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin e dei sindaci dell’Altopiano. La cerimonia è stata anche l’occasione per celebrare l’entrata in servizio del nuovo ospedale nel quale nei giorni scorsi sono stati completati i trasferimenti.

Il nuovo Punto Nascita è collocato al piano terra e può contare su una dotazione che comprende una sala parto; due sale travaglio, una delle quali dotata anche di vasca per il travaglio in acqua; un’area degenza Materno Infantile con 6 posti letto in tre stanze da due letti ciascuna; 1 locale con 6 culle per neonati.

La dotazione organica prevede, per alcune figure sanitarie, una stretta integrazione con i professionisti che operano presso gli Ospedali di Bassano e Santorso (come per le ostetriche ed il pediatra), oltre alla presenza di un anestesista ed un ginecologo presente H24 tutti i giorni.

La riapertura del Punto Nascita segna così l’entrata in funzione a pieno regime del nuovo Ospedale di Asiago, dopo che nei giorni scorsi è stato completato il graduale trasferimento iniziato nel mese di marzo, rispettando così in modo rigoroso il cronoprogramma che era stato messo a punto dalla Direzione.

A questo proposito, dopo che la situazione epidemiologica aveva suggerito – nel mese di marzo – l’opportunità di procedere con l’entrata in funzione del nuovo ospedale senza una cerimonia pubblica di inaugurazione, l’evento di oggi è stato anche l’occasione per celebrare il completamento di un’opera di grande importanza per l’Altopiano dei sette Comuni, in grado di garantire standard tecnologici e di accoglienza sensibilmente superiori.

La struttura del nuovo ospedale

Frutto di un investimento complessivo di oltre 35 milioni di euro, la struttura si compone di un nuovo edificio principale disposto su quattro piani, di cui uno interrato, in linea con i più moderni standard tecnologici per quanto riguarda l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica.

Più in dettaglio, nel piano interrato sono collocati le diagnostiche della Radiologia, il Pronto Soccorso, il gruppo operatorio con 2 sale operatorie, il laboratorio analisi, l’endoscopia digestiva, gli spogliatoi per il personale, la zona preparazione pasti con la mensa, l’obitorio, i magazzini ed i vani tecnici.

Il piano terra ospita invece il servizio di Dialisi e i reparti di Ortopedia e Chirurgia, l’area materno infantile con la sala parto d’emergenza e due sale travaglio ed un locale con culle per neonati.

Il piano primo è dedicato alla Riabilitazione con le palestre, mentre nel secondo piano è collocata la Medicina Generale.

Quindi una grande area diagnostica, una chirurgica, una riabilitativa e una di medicina.

Complessivamente i posti letto sono 104, mentre la superficie complessiva è di 20.250 mq.

I vantaggi per i pazienti e per gli operatori

Nel nuovo ospedale gli operatori sanitari possono contare su spazi più moderni e funzionali, che rendono più agevole il lavoro quotidiano, grazie anche alla collocazione delle aree dedicate al personale in posizione centrale rispetto alle degenze.

Altrettanto significativi sono i benefici per i pazienti, grazie ad un livello di confort nettamente superiore: tutte le stanze di degenza infatti prevedono la presenza solo di uno o due letti e sono dotate di servizi igienici, mentre gli arredi completamente nuovi rappresentano un netto salto di qualità.

Il nuovo ospedale, inoltre, porta con sè tutta una serie di importanti aggiornamenti tecnologici, tanto nelle apparecchiature per la diagnostica e l’assistenza ai pazienti, quanto nell’impiantistica.

Tra i vantaggi pratici degni di nota per l’utenza vi è anche l’incremento dei posti auto: quelli complessivamente a disposizione saranno ben 210, di cui 110 già disponibili sul lato ovest della struttura, ai quali si aggiungeranno ulteriori 100 posti auto che saranno ricavati in un secondo momento lungo i lati nord ed est della vecchia struttura.

Sostenibilità ambientale

In un contesto di pregio naturalistico come quello dell’Altopiano non poteva che essere massima l’attenzione per la sostenibilità ambientale nel progetto del nuovo ospedale, che infatti è dotato di tutte le più moderne tecnologie per l’isolamento termico e l’utilizzo esteso delle fonti di energia rinnovabili (fotovoltaico, solare termico per l’integrazione dell’acqua calda sanitaria, per la produzione di energia frigorifera e termica con sfruttamento di fonti rinnovabili).

Una particolare attenzione è stata posta anche alla riduzione degli sprechi di acqua, con l’utilizzo dell’acqua piovana per il risciacquo dei WC, grazie ad una speciale cisterna di raccolta installata sotto la copertura dell’edificio.

Anche l’impatto paesaggistico sarà ottimizzato, grazie all’impianto di alberi di specie autoctone, dunque adatte al clima del luogo, mentre il terreno ai piedi dell’edificio sarà coperto da un manto erboso con la presenza di una serie di arbusti di ridotte dimensioni.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia