Asiago. Ortopedia a rischio. Rigoni Stern :’ Si manca di rispetto al nostro territorio’
Giornalisti Altovicentinonline
La minaccia della chiusura del reparto di ortopedia dell’ospedale di Asiago è emersa durante l’ultimo incontro dell’Unione Montana e ha mandato su tutte le furie il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, che ha annunciato una manifestazione di piazza davanti al palazzo della Regione a Venezia.
“Non accetteremo nessuna sospensione – ha comunicato – Se a novembre non avremmo garanzie ufficiali provvederemo ad impegnare adeguate risorse per accompagnare migliaia di cittadini altopianesi a rivendicare innanzi al palazzo della Regione il loro sacrosanto diritto di godere di servizi sanitari all’altezza di un territorio montano verso il quale si deve portare doverosamente rispetto”.
La motivazione dietro alla chiusura del reparto, che è uno dei fiori all’occhiello dell’ospedale di Asiago e riceve numerosi pazienti anche da fuori Ulss grazie al peso turistico dell’Altopiano, risiede nel pensionamento del primario Giovanni Costacurta.
“Dispiace rilevare il grado di superficialità con cui è stata gestita questa vicenda dal momento che si era a conoscenza del pensionamento del primario, dottor Costacurta, già dal 17 aprile di quest’anno e di quest’anno e nulla è stato fatto per garantire la continuità del servizio attraverso una sua riorganizzazione – ha commentato Rigoni Stern – Ritengo sia impensabile la sospensione dell’operatività paventata dalla direzione nel corso dell’ultimo incontro tenutosi presso la sede dell’Unione Montana alla presenza dei sindaci. Il nostro ospedale non può sospendere alcun tipo di operatività, tanto meno quella dell’ortopedia, da sempre tra i fiori all’occhiello della nostra Sanità. Certamente, non accetteremo alcuna sospensione e confidiamo in una rapida soluzione del prolema attraverso l’individuazione di un nuovo primario che possa garantire il livello del reparto affiancandosi a medici competenti che possano garantire l’efficienza che da sempre questo settore del nostro ospedale ha mantenuto nei confronti dei nostri cittadini e dei tanti pazienti che provenivano da fuori Ulss”.