I due focolai di coronavirus che si erano ‘riaccesi’ dopo la sanificazione non ci sono più e la riapertura delle attività chirurgiche, ambulatoriali e di laboratorio della Ulss 7 sono riprese, anche nella struttura di Asiago, che ha subito un rallentamento a causa della ripartenza del covid-19 che aveva messo in allerta la direzione sanitaria.
Il sindaco, Roberto Rigoni Stern, torna a chiedere al commissario Bortolo Simoni quando anche l’ospedale ricomincerà a pieno regime.
Una richiesta che era già stata posta, forse troppo in anticipo rispetto alla ripresa delle attività, ma che ora arriva nel momento in cui l’ospedale dell’Altopiano dovrebbe riprendere i servizi.
“Ad oggi non ho ricevuto informazioni istituzionali in merito all’attivazione di alcuni servizi, d esempio la riapertura dell’ambulatorio di Chirurgia, Farmacia e Oculistica – ha sottolineato il primo cittadino – Ritengo sia necessario fornire maggiori informazioni ai sindaci del nostro territorio, che sono costretti quotidianamente a rispondere alle innumerevoli richieste di informazioni in tema sanitario”.
Rigoni Stern chiede quindi a Simoni di avere date indicative, indicazione di tempi e modalità, soprattutto in merito alla riattivazione del punto nascite.
“Chiedo se non sia il caso disporre urgentemente l’apertura di un ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia – ha concluso il sindaco di Asiago – Infine, poiché non sussistono motivazioni tali da giustificare la sospensione del servizio di Pediatria, chiedo di valutare il ritorno in servizio nel nostro ospedale di pediatri che fino ad oggi hanno operato fornendo l’assistenza necessaria a tutti i bambini dell’Altopiano”.
La ripresa delle attività
Simoni, nel punto stampa per aggiornare sulla riapertura degli ospedali della Ulss 7, in merito all’ospedale di Asiago ha evidenziato nei primi 2 giorni dalla ripresa delle attività 14 ricoveri, 119 prelievi a livello ambulatoriale, 12 prestazioni specialistiche nel poliambulatorio e 93 in ospedale e 45 esami in radiologia.
di Redazione Altovicentinonline