La stagione sciistica nell’Altopiano di Asiago comincia con gli occhi puntati sul reparto di Ortopedia dell’ospedale locale, dove il primario Giovanni Costacurta andrà in pensione dal 1 gennaio e ben 3 medici hanno chiesto l’aspettativa per trasferirsi in altre strutture. Aspettative che l’azienda sanitaria ha posticipato, proprio per evitare che l’ospedale rimanga senza la copertura medica necessaria.
Una situazione quindi “sotto controllo” secondo Giorgio Roberti, DG della Ulss 7 Pedemontana a cui fa capo Asiago. Una situazione “impensabile” secondo Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago, che ha lanciato l’allarme chiusura del reparto annunciando una eventuale mobilitazione direttamente a Venezia dei cittadini dell’Altopiano.
La paura della chiusura del reparto di ortopedia non sarebbe solo un problema ‘tecnico’ di organizzazione sanitaria, ma andrebbe a penalizzare i tantissimi investimenti attuati in vista della stagione invernale, per la quale si attendono numerosi turisti. Piste e impianti rimessi a nuovo tra Asiago e Gallio, con lo scopo di riportare l’Altopiano nella top list del turismo di montagna.
La carenza di medici in ortopedia è quindi un problema serio e immediato. A Roberto Rigoni Stern, che ha annunciato di non accettare nessuna sospensione del servizio e ha accusato la dirigenza della Ulss 7 di superficialità, ha risposto Giorgio Roberti: “Pur comprendendo la preoccupazione del sindaco di Asiago e il disagio causato dalla situazione relativa al personale dell’Ortopedia operante nel locale presidio ospedaliero, confermo che l’azienda sanitaria ha provveduto nei tempi e senza superficialità ad attivare il concorso per la copertura del posto di Primario e quello per i Dirigenti Medici Ortopedici”.
Alla base del problema ci sono due questioni: la carenza cronica di personale medico che si ripercuote su tutte le Ulss a livello nazionale e il rifiuto di molti medici, che avrebbero ottenuto l’incarico a tempo indeterminato, di trasferirsi ad Asiago.
Il nuovo primario sarà nominato entro dicembre 2018 ed entrerà in carica in concomitanza con l’uscita di Costacurta.
Per quanto riguarda i 3 medici, che hanno chiesto l’aspettativa dal 15 ottobre per la durata di 6 mesi, la Ulss 7 ha dato il suo ‘ok’ posticipando però l’inizio al 15 gennaio 2019, per avere il tempo necessario di individuare 3 medici che possano essere assunti qualora colore che hanno chiesto l’aspettativa decidano di non rientrare a ricoprire il loro posto all’ospedale di Asiago.
A.B.