Aumentano gli anziani in provincia di Vicenza, con gli over 65 che, se nel 2002 erano 133.547 ora sono 191.739, 60mila in più e una famiglia su tre è sostenuta nel suo bilancio economico proprio dai nonni.
I dati Istat parlano chiaro. Gli ultra 65enni in provincia di Vicenza, dal 2002 al 2021 sono aumentati di quali 60mila unità, passando da 133.547 al ben 191.739. Un dato che rileva come siano proprio loro i veri protagonisti della società, anche per la straordinaria opera di impegno sociale quotidianamente profusa.
Fanno la spesa con i nipoti, prestano servizio sociale, sono impegnati nel volontariato, custodi del territorio, sentinelle dei campi, sono i nuovi super eroi della campagna all’interno della Coldiretti. Lo afferma Marino Bianchi, presidente regionale degli over 65 di Coldiretti, in occasione della Festa dei Nonni.
“Il ruolo dell’anziano nella famiglia contadina è di tutto rispetto – commenta Marino Bianchi – e non solo per l’aiuto economico, ma per la presenza legata alla memoria dei gesti, dei saperi, del tramandare. Un presidio per la biodiversità irrinunciabile e un contributo alla cultura delle nuove generazioni che trova accoglienza nelle scuole grazie al progetto di Coldiretti di Educazione alla Campagna Amica in Veneto declinato con il titolo “Semi’nsegni” promosso nelle classi con l’egida del Ministero dell’Istruzione”.
“In più di una famiglia su tre i nonni aiutano il bilancio domestico con una tendenza accentuata dalla crisi scatenata dalla pandemia. In Italia la festa – sottolinea la Coldiretti – riguarda circa 12 milioni di persone ed è stata istituita per legge nel 2005 di persone ma quest’anno segna un primo ritorno alla normalità grazie al progredire della campagna vaccinale, dopo le lunghe settimane di lockdown e misure di restrizione che avevano costretto i più anziani a rinunciare ai contatti con i familiari per timore dei contagi. I nonni – precisa la Coldiretti – sono così potuti tornare ad accudire i nipoti sostenendo i genitori, soprattutto con il venire meno dello smart working, ma a volte contribuendo anche ai bilanci, soprattutto di chi si è trovato in difficoltà con la crisi”.
Il risultato è che la presenza di un pensionato in casa viene considerata dal 38% degli italiani un fattore determinante per contribuire al reddito familiare, mentre il 35% guarda ai nonni come un valido aiuto per seguire i bambini fuori dall’orario scolastico. “C’è poi un 17% che – continua la Coldiretti – ne apprezza i consigli e l’esperienza ed un 4% che si avvantaggia del loro sostegno lavorativo a livello domestico. Solo un residuo 6% considera i pensionati un peso o un ostacolo”.
“Come nella migliore tradizione agricola – spiega la Coldiretti – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata”.
“La presenza dei nonni – sottolinea la Coldiretti – è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case. Uno stile nutrizionale basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne, anche se con la pandemia si è verificata una brusca inversione di tendenza”.
“La festa dei nonni – conclude la Coldiretti – è stata istituita in Italia nel 2005 mentre in America esiste dal 1970 e cade la prima domenica di settembre grazie all’idea di Marian Mc Quade, una casalinga del West Virginia mamma di 15 figli e nonna di ben 40 nipoti, anche se è nel 1978 che viene proclamato Grandparents Day dall’allora presidente americano Jimmy Carter poi Premio Nobel per la Pace”.
Flash mob a Roma: “Vaccinatevi per tutelarci”
È giunta al culmine sabato 2 ottobre, giorno ufficiale della Festa dei Nonni, la campagna organizzata anche quest’anno per l’occasione da Senior Italia FederAnziani, con il consueto Girotondo dei Nonni svoltosi a Piazza del Popolo a Roma. Centinaia di anziani si sono ritrovati in piazza, nel rispetto delle normative sul distanziamento sociale, per celebrare la ricorrenza, e per lanciare un messaggio al Paese sull’importanza della solidarietà tra generazioni, specialmente in questo momento così delicato. Solidarietà che deve tradursi anche in un gesto semplice ma concreto come quello di vaccinarsi contro il Covid per arginare la diffusione del virus che nuoce soprattutto ai nonni. “Siamo i nonni d’Italia. Proteggeteci: vaccinatevi tutti!”, si è potuto leggere sullo striscione tenuto dai senior in piazza. Non è mancato all’appuntamento il testimonial della campagna Festa dei Nonni 2021 di Senior Italia FederAnziani, ovvero Nonno Severino, TikToker di 92 anni che con i suoi 620.000 follower e 9 milioni di mi piace su TikTok e 86mila follower su Instagram è una vera e propria star dei social. Nonno Severino, già premiato nei giorni scorsi da Senior Italia presso il Senato della Repubblica con il Premio nonno d’Italia 2021, ha a sua volta consegnato un premio speciale a Giovanni Piras, il bambino protagonista dell’ultima campagna sociale di Senior Italia dedicato al Servizio Pronto Senior Salute per aiutare gli anziani a risolvere i problemi con le liste d’attesa. Con il premio a “SuperGiò” si è voluto creare un ponte simbolico tra le generazioni, impegnate insieme per supportare i nonni nelle loro difficoltà, soprattutto tutelandone la salute.
di Redazione Altovicentinonline
ag. Dire