Una vita passata a difendere gli animali, a raccoglierli per strada, trovare loro una casa tra mille difficoltà ed a far capire alle persone che gli animali non sono giocattoli da regalare a Natale. Federica De pretto, presidente di Enpa Thiene-Schio, l’associazione che da anni sta dalla parte degli animali maltrattati, si racconta dopo l’ennesimo episodio di attacco contro i criteri di adozione usati dall’associazione, accusata solo pochi giorni fa di essere troppo selettiva. Lo sfogo che ne vien fuori è un misto di rabbia ed amarezza.
Presidente, è vero che è così difficile adottare un animale in custodia all’Enpa? Che preferite tenere gli animali in gabbia piuttosto che darli in adozione a chi non rispetta determinati requisiti, giudicati spesso eccessivi?
‘I controlli ci sono e ci devono essere, perché la cosa più importante per noi è il bene dell’animale. Scegliamo la persona o la famiglia che pensiamo possa essere il padrone migliore. Vedendo casi di maltrattamenti continui, siamo molto scrupolosi nella scelta. Purtroppo molti si avvicinano a noi perché vogliono solo dei cuccioli o, peggio, si fissano su un cucciolo in particolare e ci accusano di non volerglielo dare. Spesso però accade che per una cucciolata abbiamo decine di richieste, ed una scelta dobbiamo per forza farla. Certe persone escluse dalla scelta ci dicono che non importa, che l’importante è che il cane stia bene, anche con un altro padrone. Questi sono i padroni ideali. Altri invece si arrabbiano perché non gli abbiamo assegnato il cane, e sono questi che ci hanno accusato che preferiamo lasciare morire gli animali in canile che farli adottare… è una accusa falsa e che mi addolora terribilmente. Ad oggi in canile non c’è nessun cane nostro da adottare. A tutti abbiamo trovato una casa’.
Parliamo in particolare di cani. Quali sono oggi i casi di maltrattamento più frequenti?
‘A parte casi veramente particolari, adesso senza dubbio i cani a catena. Sono ancora molti i casi di animali trattati come oggetti, non come esseri viventi. Segnalazioni ne abbiamo tutti i giorni, e noi le verifichiamo tutte. E tutte hanno un loro fondamento. Ma anche cani presi come giocattoli quando erano cuccioli, e poi abbandonati a sé stessi al freddo, alla pioggia, senza conforto e senza affetto. In quel caso scegliamo la strada ‘morbida’ e tentiamo di convincere il padrone a cederci il cane. Il più delle volte è contento di liberarsene, e noi gli troviamo un’altra famiglia che gli voglia bene’.
Una delle accuse che vi muovono più spesso è quella di mettere su un piano speciale gli animali, e perdere di vista la sofferenza umana…
‘In realtà la nostra funzione sociale non è limitata agli animali, ma anche alle loro famiglie. Se un cane sta male perché la famiglia è povera e non riesce ad accudirlo bene, noi facciamo segnalazioni anche ai servizi sociali, che si attivano per aiutarli a loro volta. Tutti i giorni poi consegniamo cibo alle famiglie bisognose che non hanno nemmeno i soldi per vivere ma che amano i loro animali. In questo modo li supportiamo in un momento difficile della loro vita. Questi casi sono purtroppo sempre più frequenti.’
Cosa mi dice della situazione abbandoni?
‘Negli anni i cani abbandonati sono diminuiti moltissimo. Casi di randagismo sono rari qua da noi, sono molti di più i cani che scappano da casa e dobbiamo recuperarli e riconsegnarli al padrone. Per i gatti invece la situazione è diversa. Nel 2017 abbiamo avuto un record di abbandono di gatti e gattini… per questi è molto difficile trovare una nuova casa, perché sono moltissimi. Purtroppo mi sembra che ci sia ancora questa convinzione che ‘el gato se rangia’… ma non è così. Con i gatti fondamentale è la sterilizzazione. Spesso la gente mossa da pietà per loro nutre dei gatti randagi, che poi nel giro di pochi mesi quadruplicano il numero… per questi devono segnalare subito a noi che, in accordo con la Ulss, portiamo avanti la procedura di sterilizzazione. Questo è essenziale. I casi di colonie feline che nascono ogni giorno sono decine, centinaia censite in tutto l’Alto Vicentino. Senza sterilizzazione quello dei gatti è purtroppo un problema senza fine’.
E come fate ad accudirli tutti, soprattutto d’estate?
‘Chiediamo a chi li ha trovati di avere pazienza, di tenerli fino a che non troviamo un nuova famiglia.. noi portiamo il cibo, la lettiera, ma non abbiamo posto per tenere i gattini, possiamo accudire solo quelli che altrimenti rischiano di morire, che vanno allattati. Per gli altri dobbiamo aspettare che qualcuno li adotti, anche perché non possiamo mescolare le cucciolate, per timore del contagio di eventuali malattie’.
I momenti di sconforto immagino siano tanti…
‘Ogni giorno. Ogni giorno penso: adesso basta, chi me lo fa fare? Tra polemiche senza fondamento e continue segnalazioni di abbandoni la nostra attività è molto impegnativa… noi siamo solo volontari, e come tutti gli altri dobbiamo anche occuparci del nostro lavoro… Poi il pensiero degli animali da salvare è più forte anche della cattiveria della gente. Quindi sono ancora qua’.
Marta Boriero