Lucio Cuoco è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Santorso, incarico che già ricopriva da alcuni mesi in qualità di facente funzione dopo il pensionamento di Gianluca Baldassarre.

Originario di Potenza, 54 anni, Cuoco si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, dove ha conseguito con il massimo dei voti anche la specializzazione in Gastroenterologia.

Dopo la specializzazione si trasferisce nella provincia vicentina, lavorando in ULSS 8 Berica (allora ex ULSS 6) dal 2002 al 2017, all’interno della Gastroenterologia del San Bortolo. Parallelamente ha conseguito anche un dottorato di ricerca in Fisiopatologia della Nutrizione e del Metabolismo, sempre presso l’Università del Sacro Cuore, e successivamente ha completato un master europeo di II livello in Ecoendoscopia Diagnostica ed Operativa presso il San Raffaele di Milano.

Dall’ottobre 2017 lavora all’ospedale di Santorso, all’inverno dell’U.O.S. a valenza dipartimentale di Endoscopia Digestiva, dove dal 2018 aveva un incarico di alta specializzazione in ecoendoscopia, una metodica all’avanguardia che lui stesso ha introdotto all’ospedale Alto Vicentino e sulla quale la struttura di Santorso vanta oggi una delle maggiori casistiche a livello regionale, con oltre 350 procedure svolte ogni anno.

Proprio sull’innovazione,  Cuoco punta per dare ulteriore impulso all’attività del servizio: «Sono molto onorato dell’incarico conferitomi, dato che l’Endoscopia di Santorso è caratterizzata da una équipe di professionisti con elevate competenze, solidi valori umani e disponibilità costante alla crescita professionale. Intendiamo sviluppare la fisiopatologia digestiva (manometria esofagea e ph impedenziometria esofagea), dunque di metodiche che in Ulss 7 attualmente non sono ancora disponibili – commenta il dott. Cuoco -. Parallelamente proseguiremo con il modello organizzativo già introdotto, che prevede una serie di ambulatori specialistici per le diverse patologie, quali ad esempio per la celiachia, per le malattie infiammatorie intestinali corniche, per le patologie bilio-pancreatiche e del fegato o ancora per le malattie delle alte vie digestive, come ad esempio le gastriti o il reflusso esofageo cronico. Inoltre rimarrà centrale la collaborazione con la medicina del territorio, attraverso il servizio di teleconsulto che già mettiamo a disposizione, e periodici incontri formative».


«L’Endoscopia Digestiva è uno dei fiori all’occhiello dell’ospedale di Santorso – sottolinea il Direttore Generale Carlo Bramezza -. In questa struttura le tecnologie più avanzate vanno di pari passo con grandi professionalità, come quella del dott. Cuoco, che negli ultimi anni ha dato un contributo particolare introducendo una metodica interventista innovativa come l’eco-endoscopia, che pochi centri svolgono. Sono certo che con la sua preparazione e il suo spirito di innovazione saprà far crescere ulteriormente la struttura, rendendola sempre più attrattiva anche per i pazienti provenienti da altri territori».

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