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Allarme siccità. Controlli a tappeto e multe per chi spreca acqua

“L’uso razionale dell’acqua consente a tutti di irrigare”.

Con questo spirito e per verificare che non ci siano sprechi d’acqua per le irrigazioni, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta ha messo in pista una serie di controlli per accertarsi che tutti abbiano acqua e che nessuno la sprechi abusandone.

Lucifero non dà tregua e gli agricoltori sanno bene che rischi comporta il caldo eccessivo per le colture.

“Non siamo sceriffi e non pronti ad intervenire con la bacchetta sul territorio – ha commentato Silvio Parise, presidente del consorzio – ma intendiamo garantire a tutti l’uso dell’acqua, quindi siamo pronti ad applicare la legge, come è già stato fatto, per far sì che gli abusi vengano puniti. Il buon senso deve essere alla base delle attività di irrigazione e con esso il rispetto per quanti svolgono la stessa attività ed hanno pari diritti”.

Appare evidente, quindi, che il perdurare della siccità dovrà portare ciascuno ad impiegare l’acqua in modo più responsabile.

“Siamo quotidianamente al lavoro per effettuare controlli a tappeto sul territorio, al fine di consentire a tutti il corretto utilizzo dell’acqua da irrigazione – ha continuato Parise – Con la consapevolezza che l’impiego equilibrato di acqua possa garantirne l’uso a tutti. Comprendiamo la preoccupazione del mondo agricolo in questo momento di difficoltà, ma al tempo stesso non possiamo ignorare l’esigenza di garantire a tutti l’uso della risorsa idrica, in quanto gli alimenti della terra sono fondamentali per la vita”.

“I cambiamenti climatici in atto già da qualche anno sono osservabili da chiunque analizzi oggettivamente i fatti – ha aggiunto  Pier Davide De Marchi, componente del CdA del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta – Ed a fronte di questa situazione, che da straordinaria sta diventando sempre più ricorrente, occorre attrezzarsi e porre in atto adeguate misure a tutela e salvaguardia dell’ambiente e della fauna, che rappresentano un grande patrimonio per il nostro territorio. Indubbiamente lungo i 1500 km di corsi d’acqua ci sono situazioni di non corretto utilizzo dell’acqua a fini irrigui, che vanno adeguatamente individuati e corretti”.

“L’impiego di acqua per le produzioni agricole potrà anche essere calmierato, ma di certo non può arrivare ad una riduzione tale da pregiudicare la sopravvivenza delle colture destinate all’alimentazione, nonché alla sopravvivenza delle stesse imprese agricole – ha concluso Parise – Quando si compiono queste scelte occorre agire con attenzione e coscienza, ma è fondamentale decidere, affrontare i problemi ed optare per la soluzione meno impattante. In tal senso, la responsabilità ed il buon senso di tutti nell’uso della risorsa idrica rappresenta un primo importante atto che ciascun cittadino ed imprenditore può attuare”.