La levata di scudi, contro la chiusura dello sportello di Thiene dell’agenzia delle entrate, fa scendere in campo anche i commercialisti. “Diciamo di no. Non si risparmia tagliando i servizi essenziali. Con i lavori della Pedemontana l’ufficio entrate di Bassano è irraggiungibile da Thiene”.
“Questa chiusura avrà un costo elevatissimo per il territorio – dichiara Margherita Monti presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza – che si prova a scaricare sui lavoratori, sui professionisti e sulle cittadinanze interessate, generando un grave danno per l’utenza. L’ufficio di Thiene è il punto di riferimento per un’area molto ampia, popolata e fortemente industrializzata. Le aziende e i professionisti hanno uno stretto legame con l’ufficio, se ora, anche per la pratica più banale, saremo costretti a recarci in altri uffici come Bassano o Vicenza, questo comporterà un grosso danno a livello economico anche per la perdita di tempo. Il territorio ha bisogno di essere potenziato sia nei servizi che nelle infrastrutture per attirare un numero crescente di nuove attività imprenditoriali e non va saccheggiato nei servizi essenziali. I risparmi non si fanno tagliando i servizi ai cittadini ed impoverendo il territorio con la chiusura degli uffici territoriali”.
A Thiene: 17mila contribuenti, oltre 70milioni di imposte
“E’ una grave perdita di un servizio fondamentale, che non riguarda soltanto le categorie professionali, a cominciare dai commercialisti, i commercianti, le imprese fino a toccare i singoli cittadini – chiosa Enzo Colosso consigliere thienese dell’Ordine dei Commercialisti – Il Comune di Thiene ha manifestato la disponibilità a rinnovare il contratto di comodato in essere, continuando a mettere a disposizione gratuitamente i locali destinati allo sportello l’Agenzia distacca solamente il personale senza ulteriori costi, personale che verrebbe in ogni caso destinato ad altri uffici, per cui non si capisce il motivo di questa razionalizzazione”.
L’ufficio di Thiene, oltre a dedicarsi alle attività di informazione e di assistenza, si occupa della gestione delle imposte dichiarate e dei controlli formali, servizi che sono sempre stati molto utili anche per gli imprenditori della zona. Le zone industriali di Schio e Thiene, rappresentano un importante polo artigianale ed industriale a livello internazionale, numerose sono le imprese che operano nel territorio, già fortemente penalizzato per la chiusura dell’Ufficio territoriale di Schio.
Nella dislocazione degli uffici territoriali si dovrebbero tenere in considerazione gli aspetti di utilità, servizio e vicinanza alla cittadinanza ed alle imprese. La possibile chiusura dell’ufficio di Thiene costringerebbe gli utenti del territorio interessato ad una lunga ed onerosa trasferta a Bassano del Grappa, che allo stato attuale sarebbe ancora più gravosa data l’attuale viabilità compromessa per i lavori di realizzazione della Pedemontana.
Molte pratiche che non possono essere evase telematicamente richiedono la presenza fisica allo sportello, ad esempio: la presentazione di istanze di autotutela su avvisi di accertamento o avvisi bonari; la presentazione di pratiche che con la procedura CIVIS non si sono potute risolvere; la registrazione dei verbali di distribuzione utili delle società di capitali; la registrazione di eventuali riduzione di canoni di locazione; l’attivazione di deleghe al professionista (che in questo caso deve presentarsi personalmente allo sportello) relative alla fatturazione elettronica, nei casi in cui il contribuente non abbia presentato nell’anno precedente la dichiarazione IVA, ad esempio perché era in regime di esonero, regime forfettario o perché ha iniziato l’attività successivamente.
“Considerato l’importante gettito di imposte che arriva ogni anno dall’Alto Vicentino – conclude Monti – e la mole di lavoro svolta dal personale, è opportuno che l’Agenzia delle Entrate faccia una valutazione diversa e mantenga attivo il servizio sul territorio. Ci sono 17 mila contribuenti nel solo Comune di Thiene, senza contare i limitrofi, che versano all’erario oltre 70 milioni di euro all’anno di imposte nette”.
di Redazione AltovicentinOnline