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A 7 mesi malata di covid, e su facebook giù le risate

Cosa avranno da ‘ridere’ i lettori di Altovicentinonline davanti alla notizia che una piccola di soli 7 mesi è stata colpita dal virus covid?

Il dramma della famiglia, che risiede nel nostro territorio, è stato comunicato ieri dai dirigenti della nostra azienda sanitaria e non è stato facile scriverla.

A 7 mesi si è fragilissimi, soprattutto se nati prematuri, e quando ascoltato le parole dei medici in redazione ci siamo guardati tutti negli occhi, pensando che quella bambina poteva essere figlia di ognuno di noi.

Pubblichiamo la notizia, fioccano le polemiche, i soliti diffidenti del vaccino si scatenano con commenti senza senso e che non contengono nessuna pietas umana. Quella pietà che, davanti ad una notizia del genere, dovrebbe essere spontanea e sgorgare dal cuore.

Una bambina piccolissima, figlia della nostra terra e forse quella famiglia abita a due passi da noi.

E poi ci sono lettori che non hanno il pudore di metterci la faccia e non riescono a trattenere l’impeto di commentare.

Il bisogno di commentare, la ricerca di quei particolari della cronaca che denotano morbosità, voglia di pettegolezzo e di farsi notare prendono il sopravvento su quell’istino genitoriale che è insito nell’animo umano, ma che queste persone sembrano non possedere.

Nessun commento di dispiacere, tranne pochi, che fanno la differenza in mezzo a parole ciniche e addirittura risatine virtuali.

Abbiamo contato 7 faccine che ridono sulla nostra pagina facebook, non si tratta di haters, ma di ragazzi, donne e uomini che potrebbero avere figli. Qualcuno ha i capelli bianchi come le classiche nonne.

La voglia di sapere della condotta dei genitori e se sono responsabili del contagio della neonata viene prima del bisogno di sapere come sta la bimba, se è grave, se è intubata, se rischia di soffocare. Niente di tutto ciò. Fino a notte fonda i cinici commentatori gli spietati commentatori si lasciano andare a litigi virtuali e a considerazioni da virologi e premi Nobel laureati sui social.

Dov’è finito il senso di appartenenza che ha sempre contraddistinto la nostra comunità?

Ma soprattutto, quella faccina che ride, come se si sbeffeggiasse della piccola ricoverata per covid, da quale sentimento umano è mossa?

I nomi delle persone che hanno messo la faccina che ride sono Rosita Laross Msc, Michele Pasta Pastore, Edward J Mayer, Mara Dp, Veronica Sartori, Alessandro Fontana, Natalia Man.

Ci piacerebbe che si mettessero in contatto con noi per intervistarli e capire che cosa li porta a ridere di un fatto così grave che riguarda una bambina piccola e indifesa. Contattateci via mail a redazione@thieneonline.it

A.B.

Santorso. A 7 mesi in ospedale con il covid: la famiglia non è vaccinata