Col Tricolore issato e ai piedi del Monumento ai Caduti, Piovene Rocchette celebra la Festa della Liberazione. “Onoriamo chi ha dato la vita per consegnarci una Patria libera, costruendo quei pilastri fondamentali che, oggi, spetta a noi preservare: democrazia, eguaglianza, indipendenza e, soprattutto, la dignità”, così il Sindaco Erminio Masero alla deposizione della Corona d’Alloro.
“Oggi celebriamo il 78emo anniversario della Liberazione, che segnò la fine di anni drammatici di guerre e sofferenze; il 25 Aprile rappresenta una svolta fondamentale per la storia del nostro Paese e continua a simboleggiare i valori più importanti della nostra Costituzione: libertà, solidarietà, pace e speranza”, ha sottolineato sempre il Sindaco di Piovene Rocchette, Erminio Masero, ricordando come il trovarsi in piazza nell’assistere alla cerimonia non debba essere un mero esercizio di memoria, ma uno spronare a difendere i valori ed i principi che i Padri Costituenti hanno consegnato al popolo italiano. Celebrazione di un’importante pagina della storia italiana per attingere dal passato gli strumenti necessari per affrontare l’oggi e costruire un domani dove la dignità dell’uomo e il bene collettivo siano i cardini della società.
“Celebrare il 25 Aprile, assieme alla Comunità di Piovene Rocchette, è per me sempre motivo di grande onore-ha continuato il Primo Cittadino Masero-Una Festa alla quale, oggi, guardiamo ancora con maggior forza vista l’attuale guerra che abbiamo vicino alle ‘porte di casa nostra’. Un conflitto che sta portando massacri, bombardamenti sulla popolazione civile, violenze, fame, lutti e profughi. Tra questi ultimi le vittime più indifese: i bambini. Che vengono privati della loro infanzia e la cui innocenza è violata dai conflitti e ai quali vanno asciugate le lacrime e restituito il sorriso. Ancora una volta esprimiano solidarietà alla resistenda della popolazione ucraina ed il sostegno al diritto di pace di tutti i popoli del mondo che, contro la loro volontà, subiscono la violenza e l’ingiustizia della guerra”.
Come da tradizione, la cerimonia ha avuto il suo via con la S. Messa celebrata nella Chiesetta dell’Ospizio da don Romeo che, nel corso dell’omelia, ha invitato i presenti alla preghiera “per coloro che sacrificando la propria vita, sia in tempo di guerra che di pace, hanno dato a noi la libertà-ha continuato-La Festa della Liberazione ci deve insegnare che le nostre diversità sono motivo di crescita in comune e non un motivo di scontro: la diversità è il sale che arricchisce la nostra crescita, riconoscendo l’unicità di ciascuno col fine di proseguire il bene comune”. Parole rivolte specie ai giovani presenti in chiesa, “che sono il nostro domani e ai quali dobbiamo il nostro esempio quotidiano dove dobbiamo cercare di essere tutti costruttori di pace”. Giovanissimi, il cui pensiero è stato espresso dal Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi, Sofia: “E’ molto importante ricordare questa giornata perché noi giovani, che non abbiamo vissuto l’esperienza della guerra e dei totalitarismi, siamo così abituati ad avere tutte le libertà e tutti i diritti che ne usufruiamo senza comprendere fino in fondo quanto siamo fortunati; soprattutto non siamo sempre consapevoli del fatto che tutti questi diritti al tempo del fascismo non erano concessi e che nel passato ci furono persone che misero a rischio la propria vita per affermare certi valori come la libertà di pensiero, di parola, di associazione, di religione, il rispetto per chi la pensa in modo diverso”.
“La politica sia esempio di rispetto e dignità”. Al termine della messa il Corteo, composto da cittadini-Amministrazione Comunale-Gruppo Alpini-Associazione Combattenti e Reduci-Associazione Nazionale Carabinieri-Associazione Marinai d’Italia-A.i.d.o-Avis-Consiglio Comunale dei Ragazzi, ha reso omaggio a due Concittadini, Ulisse Dellai e al Caporale negli Alpini Francesco Bernardi caduti in tempi di guerra, con la deposizione di due corone d’alloro dinnanzi al Municipio. Poi l’arrivo in Piazzale della Vittoria con la deposizione dela corona d’alloro al Monumento ai Caduti e dove il Sindaco Masero ha sottolineato: “Il tempo che viviamo ci ha insegnato che le libertà costituzionali non devono mai essere date per scontate. Si tratta di valori che dobbiamo difendere ogni giorno, mettendo da parte sfiducia e paura e agendo insieme-ha concluso-Rendiamo ancor più nostro il concetto di Liberazione, che è qualcosa di più della libertà. Perché la libertà, bene prezioso, può essere condizionata dalle necessità: lo riscontriamo, purtroppo, anche in una certa politica che usa istituzioni o enti, che genera e controlla il consenso sfruttando il bisogno dell’altro, che esercita il potere per il potere e non per il benessere dei cittadini. Il rispetto della dignità è un valore ed un impegno che riguarda tutti noi attraverso il nostro quotidiano e che deve partire, soprattutto, da chi occupa ruoli istituzionali o politici, per sapere dare il ‘buon esempio’”.
a cura Ufficio Stampa Comune di Piovene Rocchette