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Premio Thiene 2023, ritirano la targa anche “Le Amiche di Anna”

Da quando la loro collega e amica non c’è più, il loro impegno contro la violenza di genere non si è mai fermato. Nemmeno durante la pandemia. Impegno fatto di iniziative di ogni tipo e in ogni luogo per raccogliere fondi prima per le orfane di Anna Filomena Barretta, uccisa dal marito a soli 40 anni a Marano, poi per i vari sportelli donna dislocati sul territorio. Per questo motivo, il Comune di Thiene ha scelto di dare una targa di riconoscimento alle “Amiche di Anna”, per premiarle per questi anni di grande lavoro e spesso sacrificio per un tema attualissimo come la violenza sulle donne. Banchetti per vendere prodotti artigianali da loro confezionati, spettacoli teatrali e persino un calendario. Sono un fiume le occasioni in cui le amiche e colleghe di Anna l’hanno voluta ricordare. E non si sono fermate a quello perchè di soldi ne hanno raccolti, fondi che servono per una causa per la quale c’è da fare molto soprattutto per prevenire la violenza.

 Anna Filomena Barretta nel 2018, venne uccisa nella casa di Marano Vicentino, dove viveva con il marito e le due bambine che frequentavano la scuola del paese. Manca poco all’ora di pranzo, e al ritorno da scuola delle  figlie, quando in cucina avviene il delitto. Prima un litigio poi lo sparo. Anna finisce a terra con una pallottola nella nuca sparata dalla pistola del marito Angelo Lavarra, metronotte di mestiere. Poi il tentativo di depistare le indagini da parte del killer, ancora prima di chiamare i soccorsi. Infine, trascina il corpo di Anna dalla cucina fin sotto al letto della loro camera: pulendo tutto e aspettando 24 ore prima di dare l’allarme e inscenare il suicidio della moglie. Una tesi che non regge agli occhi dei carabinieri  che, qualche mese più tardi, verrà spazzata via dalla confessione di Lavarra. Ha tolto la vita ad Anna perché non voleva più stare con lui. Stanca, a quanto pare, del suo fare possessivo e di quelle mani che per due volte in passato l’avevano fatta finire al pronto soccorso.

Anna Filomena Barretta non c’è più. Angelo Lavarra si trova in carcere dove sconta la pena di 30 anni di reclusione. Restano le due figlie, affidate alla zia materna, che le colleghe della 42enne commessa del Carrefour conoscevano bene. “Facciamo questo per loro ma anche per Anna-  dissero le amiche quando costituirono l’associazione- . Per tenere in vita il suo ricordo e affinché il muro di omertà che spesso rinchiude le vittime di violenza venga abbattuto”.

In questi giorni, al centro commerciale Carrefour è presente il loro stand, dove si possono acquistare dei doni da mettere sotto l’albero e sostenere un’associazione che sta facendo tanto bene al nostro territorio.

di Redazione AltovicentinOnline