‘Oramai sono quotidiane le notizie di predazioni da parte dei lupi su tutto il territorio nazionale a danno di animali da allevamento ed animali da compagnia. L’incontrollata espansione del lupo su tutto il territorio nazionale sta provocando l’abbandono delle zone collinari e montane da parte degli agricoltori, degli allevatori e dei malghesi, grazie ai quali il nostro territorio è sempre stato oggetto di gratuite manutenzioni che hanno comportato nei secoli evidenti vantaggi per l’ambiente, per l’economia e per l’ecosistema, vantaggi che non saranno più garantiti se queste persone saranno costrette ad abbandonare i loro territori a causa dell’eccessiva presenza del lupo’. Sono le dichiarazioni dell’europarlamentare Sergio Berlato, che stamattina ha inoltrato un comunicato stampa sulle ultime predazini del lupo.
‘Come ci ha insegnato l’esperienza di Israele e di altre nazioni in cui la mancata gestione del lupo ha portato questi grandi predatori a non temere più l’uomo ed a considerarlo non più come un nemico naturale ma come una delle tante prede di cui cibarsi, anche in Italia si sta correndo lo stesso pericolo. Anche nel nostro territorio il lupo, abbandonato ogni timore nei confronti dell’uomo, si spinge oramai frequentemente in prossimità dei centri abitati se non addirittura nelle immediate vicinanze di abitazioni, di scuole e di altri ambienti antropizzati. Sempre più frequenti sono le testimonianze di incontri ravvicinati tra esseri umani e lupi, con atteggiamenti da parte i questi animali sempre più aggressivi e pericolosi – spiega Berlato – Come avviene in molti altri paesi europei dove il problema lupo è stato affrontato con obiettività e scientificità, anche in Italia il problema lupo deve essere affrontato su basi scientifiche, tenendo in considerazione l’elevata antropizzazione dei nostri territori.