A qualcuno non è piaciuto l’alzabandiera davanti ai banchi del mercato di Schio e la polemica sui social, contro l’amministrazione comunale, non si è fatta attendere.
Il mercato del mercoledì, che quest’anno è ‘caduto’ il 25 aprile, anniversario della Liberazione, non è stato posticipato, come a volte avviene in altri comuni e tra chi si è sentito ‘offeso’ e chi ha voluto vedere nella decisione l’intenzione di ‘mancare di rispetto’ a chi ha lottato per liberare l’Italia dal nazi-fascismo, grazie ad un post è scattata la discussione.
La polemica a Schio l’ha sollevata Ugo de Grandis, che sulla sua pagina facebook ha pubblicato una foto e dato il via al dibattito scrivendo: “L’alzabandiera per celebrare il 73esimo anniversario della Liberazione di Schio. In mezzo alle bancarelle del mercato, autorizzato dal sindaco, ai cartelli con i prezzi, alle grida degli ambulanti, al puzzo di pollo arrosto. Mi congratulo con la nostra amministrazione”.
Svariati i commenti, sempre dello stesso tenore. “L’alza bandiera in mezzo alle mutande e calzini con la gente distratta e svagata. Si poteva organizzare meglio”, è uno dei tanti e qualcuno insinua che sia stata una decisione presa proprio per minimizzare la ricorrenza e si stupisce che
La replica del Sindaco Valter Orsi
Di tutt’altro avviso Valter Orsi, sindaco di Schio, che ha voluto precisare: “Premesso che le date del mercato vengono stabilite all’inizio dell’anno, per l’occasione del 25 aprile ci siamo riuniti con Anpi e associazioni d’Armi. Tutti, nessuno escluso, sono stati d’accordo nel fare sfilare il corteo in mezzo al mercato. Sinceramente sono stanco di sentire queste polemiche, che nascono sempre da chi vive nel passato per glorificarsi nel presente. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una desertificazione sempre maggiore delle cerimonie, che sono diventate sempre più autoreferenziali. Ci siamo accorti che la cittadinanza era sempre meno presente alle celebrazioni nazionali. Dal 2017 abbiamo sensibilizzato le scuole e infatti la presenza dei ragazzi è cresciuta. Il passaggio del corteo al mercato – ha continuato il primo cittadino – è stato propedeutico a ricordare ai cittadini che il 25 aprile ricorre una importante festa nazionale. Se non ci fosse stato il mercato, alla celebrazione avrebbero partecipato solo le autorità e il corteo, che avrebbero sfilato in una città vuota. Invece, così abbiamo sensibilizzato i presenti e nel momento di raccoglimento davanti al Duomo c’è stata grande partecipazione. Questo tipo di polemiche sono sterili – ha concluso Orsi – Colgo però l’occasione per invitare ufficialmente alle prossime cerimonie, in particolar modo proprio queste persone che hanno aperto la polemica. Li conosco e non li ho mai visti alle varie celebrazioni. Da qui a fine anno ce ne saranno tante, quasi una ogni domenica, per ricordare giovani soldati morti in vari eventi bellici. Cominciamo dalla prossima cerimonia: li aspetto tutti, funzione religiosa compresa”.
Anna Bianchini