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10 anni di storie del servizio anti suicidio diventano un libro. Ai giovani: “Se avete un disagio fatevi ascoltare”

Un punto di ascolto gratuito per affiancare e accompagnare le persone che stanno attraversando profondi cambiamenti legati a situazioni di crisi. Un servizio H24, per tutti i bisogni psicologici della comunità, che è stato attivato nel 2012 su mia iniziativa per prevenire i suicidi degli imprenditori colpiti da una delle peggiori crisi economiche nella storia recente e che via via si è esteso ai bisogni di altre fasce della popolazione, in un’evoluzione sociologica: dalle famiglie messe in difficoltà dal crack di alcune banche venete, nel 2016, ai cittadini angosciati dagli effetti della pandemia da Covid, fino a supportare adulti e adolescenti alla ricerca di risposte e consigli per affrontare le complessità della vita. Proprio ai ragazzi mi rivolgo apertamente: se state vivendo un periodo difficile che vi sembra impossibile superare, sappiate che avete a disposizione il numero verde per la prevenzione dei suicidi 800 334343: dieci psicologi saranno a disposizione 7 giorni su 7, nella massima riservatezza. Vi ascolteranno, vi aiuteranno e vi faranno capire che dopo la pioggia viene sempre il sereno”.

Così il Presidente del Veneto Luca Zaia ha illustrato l’importanza del Servizio inOltre, il progetto della Regione del Veneto che nel corso degli anni è riuscito ad adattarsi ai tempi ed alle diverse emergenze sociali contribuendo a creare un welfare di comunità.

L’occasione è stata la presentazione del libro realizzato per i 10 anni del servizio, che racconta quali attività siano state realizzate e la metodologia di lavoro utilizzata. Accanto al presidente Zaia, oltre all’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, la responsabile scientifica del progetto Emilia Laugelli dell’Ulss7 Pedemontana, che dal primo settembre ha passato il testimone del progetto alla Cooperativa Sociale ‘Mano Amica’ di Schio, che attualmente gestisce il servizio dopo aver vinto il bando per una co – progettazione tra privato sociale e Azienda Zero.

In questo lungo periodo di tempo – ha spiegato il Governatore – il servizio InOltre ha prestato assistenza psicologica a circa 15.000 persone e preso in carico, con percorsi dedicati, 1.066 utenti. Oltre al Numero Verde 800 334343, gli psicologi, che ringrazio, insieme a tutti gli operatori coinvolti, si sono spostati fisicamente per andare ad incontrare i cittadini in difficoltà, a domicilio o nelle aziende, dove ce ne fosse bisogno. Ne sono emerse storie molto diverse tra loro accomunate da un fattore: il bisogno di “un pronto soccorso psicologico”, che è diventata una storia di successo internazionale”.

La sofferenza e l’ansia – ha spiegato Laugelli – appartengono trasversalmente a tutta l’umanità, il tema della malattia mentale va affrontato, l’importante è parlarne. Per questo motivo una delle prime iniziative che verranno intraprese sarà quella di avviare una campagna d’informazione per far conoscere il servizio e l’importanza della promozione della salute”.

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore Lanzarin che ha parlato di un’idea lungimirante, che ora è stata resa strutturale. “Il nostro obiettivo – ha evidenziato – è quello di mettere in rete i servizi attraverso un lavoro di programmazione socio sanitaria, che garantisca la presa in carico immediata della persona in difficoltà: dall’adolescente, alla donna vittima di violenza, al cittadino che deve affrontare un momento di crisi e chiede aiuto”.